Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 13 novembre 2011

...i Walser del Vallon di Niel...

Lasciamo l'auto a Niel 1540 m, raggiungibile tramite strada asfaltata da Gaby, in Valle di Gressoney.
L'aria è tersa, il cielo è di un azzurro intenso, iniziamo a incamminarci verso il vicino villaggio di Gruba, percorrendo i viottoli si ha l'impressione di aver fatto un salto nel passato, i due villaggi sono una testimonianza dell'architettura tradizionale, vi sono alcuni esempi di “stadel” o “rascard”. Oltrepassato il posto tappa escursionistico "La Gruba" raggiungiamo la vicina palina segnavia, seguiamo il percorso sulla sinistra contrassegnato con il 6/6b, la parte iniziale si svolge all'ombra ma in lontananza già si scorgono le cime illuminate dal sole. La mulattiera è ben tenuta e si alza ripidamente entrando come d'incanto nella valle cosparsa di alpeggi, passiamo accanto alle baite di Péiri 1651 m, Matta/Stubin 1697 m. Attraversato un ponte in legno tralasciamo la mulattiera che prosegue verso il colle della Grande Mologna e svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per il colle Lazoney, riprendiamo a salire su un crinale tra due torrenti in un bel bosco di larici, il sentiero oltre a essere contrassegnato con il n. 6 fa parte anche del Grande Sentiero Walser (GSW). Risalito un canalino in breve arriviamo alle baite di Jatzit 1976 m, da qui in poi troviamo alcuni tratti di  sentiero ricoperto dal ghiaccio e dalla neve caduta nei giorni precedenti. Risalito un tratto ripido arriviamo alle baite di Boudou a circa 2200 m, dopo un breve consulto decidiamo di fermarci, la neve rende problematico il prosseguimento verso il colle. Consumiamo il pasto accanto ad una delle baite gongolandoci al sole, in quest'autunno pazzerello, scattata la foto di gruppo iniziamo la discesa sul medesimo percorso dell'andata, stando attenti a dove appoggiare i piedi…!!! Arrivati al ponte facciamo una piccola deviazione a sinistra arrivando in breve al sovrastante pianoro dove sono adagiate le baite recentemente ristrutturate di Schtovela 1760 m. Avevo dimenticato come quest'angolo della valle di Gressoney possa offrire così tanto a chi vuole ricercare ancora luoghi dove le lancette dell'orologio sembrano essersi fermate...
Prima di rientrare è d'obbligo una visita a Niel, si entra in paese tra un piccolo granhir e una casa del’700, girando per i viottoli del villaggio si trovano delle belle case in pietra e legno, la chiesa risulta da documenti ricostruita all’inizio del 600, dedicata a Santa Barbara, protettrice dal fuoco, testimonia il timore degli incendi, particolarmente rischiosi per la quantità di strutture in legno nel villaggio, basti pensare ai granhir che oltre ad essere costruiti in legno, contenevano grano e fieno, materiali particolarmente infiammabili. Davanti alla cappella si trova la grande fontana, recentemente ricostruita, l’acqua era un servizio pubblico fondamentale per la vita del villaggio, serviva ad attingere l’acqua per uso domestico, ad abbeverare gli animali e a lavare i panni.
Ritorneremo sicuramente in questi luoghi magari all'inizio della bella stagione quando il maggiociondolo e la rosa canina fioriscono...
Malati di Montagna: Patrizia, Giuseppe, Deborah, Danilo e Fabio

ma dove credevano di essere...!!!


Giuseppe, Patrizia, Deborah, Danilo e lo zio Baba


prima neve...


tra i vicoli di Niel


spazzacamini...!?! by Patrizia


i villaggi walser di Niel e Gruba

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