Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 15 giugno 2025

Da Oneta al Bivacco La Plana, via Santuario Madonna del Frassino

Il Bivacco Plana o "La Plana" si trova sul versante sud orientale del Monte Alben. Il bivacco era una vecchia cascina caduta in disuso, per poi essere ristrutturata in modo encomiabile dal gruppo amici della Plana. L'escursione si sviluppa su sentieri e antiche mulattiere, tra fitti boschi, torrenti, rocce e minerali, dove un tempo, non molto lontano, venivano percorsi da boscaioli, minatori e  carbonai. Durante il percorso si attraversa l’area mineraria in località “Fodopel”, con la torre del “pozzo Zay” costruita nel 1904 e utilizzata per la risalita del minerale dalle gallerie sotterranee, il nucleo storico di Chignolo d’Oneta in posizione panoramica, l'antica via di comunicazione che collegava la Valle Seriana con la Valle Brembana attraverso il passo della Crocetta, per poi raggiungere il Santuario della Madonna del Frassino, un luogo di pace e serenità. Si percorrono sentieri e strade di montagna senza particolari difficoltà, la segnaletica è sempre ben presente. Consigliata la carta escursionistica della provincia di Bergamo - Tavola 05.
il viandante selvadego

nei pressi della falesia arrampicata Negus


si inizia scendendo...con bella vista sull'Alben...
....salito molti anni fa con il CAI...


sito minerario


La torre del “pozzo Zay” costruita nel 1904 serviva per la risalita del minerale dalle gallerie sotterranee che veniva depositato sui “piazzali”. Il minerale, blenda, calamina e galena, subiva la prima fase di separazione dallo sterile, operazione effettuata dalle donne cernitrici dette “taisine”.


...dopo aver costeggiato il torrente...


...si arriva al Ponte della Cravera...


...oltre il quale inizia la salita...


Chignolo d’Oneta


Chiesa di San Bartolomeo




si prosegue vero il bivacco La Plana


fino alla Santella si percorre un ampio sentiero in falsopiano...


...per poi iniziare a salire in maniera decisa...




A piano terra contiene un locale cucina contenente: due tavoli, panche, una stufa a legna, un camino, un fornello con bombola, un lavandino e due armadietti. Una porta chiusa, sulla quale è appesa una cassetta per la raccolta delle offerte, conduce verso un altro locale.


All'esterno, a sinistra una scala porta al piano superiore dove, oltre una porta chiusa a chiave, ci sono brande, materassi e coperte; a destra invece c'è un ampio portico con tavoloni, panche e l'occorrente per cucinare alla piastra.


l pernottamento nei locali aperti è consentito solo per emergenza mentre per chi volesse usufruire della camera deve necessariamente contattare i numeri telefonici: 3461608477 - 3486946546 o via email: bivaccoplana@gmail.com 


...seduto fuori dal bivacco...
...sono solo a godermi questo panorama stupendo...



...variante sentiero CAI 526b....


...sentiero Chignolo-Frassino...




...arrivo al Santuario della Madonna del Frassino...






si torna ad Oneta...



domenica 8 giugno 2025

Incantevole escursione ad anello in alta Valle Bognanco

Nella prima parte dell'escursione si raggiungono alcuni fortini militari, costruiti dal noto Battaglione Intra, tra i 1800 e i 2000 metri dell’alpe Paione e della cima Costa del Dosso lungo i sentieri di alta montagna vennero realizzati per l’addestramento degli alpini del battaglione a cavallo tra le due guerre mondiali. Si prosegue fino al Lago di Arza o Agro, uno splendido specchio d’acqua adagiato nella conca della bocchetta di Camona, fra il Pizzo Pioltone e il Pizzo Gezza. Per poi proseguire arrivando al laghetto del Monscera, poco sotto l'omonimo passo. Il Passo del Monscera a 2103 metri è uno dei valici storici per quanto riguarda il traffico commerciale fra Italia e Svizzera fin dal 1600. Raggiunto il rifugio Gattascosa si scende fino al lago di Ragozza, sotto alle pareti della cima Verosso. Escursione che si svolge su sentieri di montagna a tratti impegnativi, ma sempre ben segnalati da paline escursionistiche e segni di vernice bianco/rossi. Consigliata la carta escursionistica Geo4Map 108 Valle di Bognanco. 
il viandante selvadego

...si parte...

...sentiero per il...

...Rifugio il Dosso...

Alpe Paione


Fortini militari
segnavia lungo il sentiero




...fortino...


...comando...



...sentiero per il Lago di Arza....


...ultimo fortino con vista vesto il passo Monscera...


anche nella parte più ripida il sentiero è sempre ben scalinato...


il Camoscellahorn è sempre li che mi osserva....


Lago di Arza o Agro



Pulsatilla alpina



ambiente....




verso il Passo Monscera



Lago di Monscera



“trittico del Sempione” Fletschorn, Lagginhorn e Weissmeis


Primula irsuta


Rifugio Gattascosa


lago di Ragozza





verso casa...