“Le montagne sono di tutti” direbbero in molti. Avrebbero anche ragione, se non fosse per il fatto che questa formula viene spesso utilizzata per giustificare iniziative dannose per l’ambiente e, soprattutto, di carattere strettamente elitario. È forse arrivato il momento – come già a suo tempo fece Mario Rigoni Stern dicendo che “il bosco è sì un bene di tutti, ma non è da tutti” – di rivisitare la formula: “Le montagne non sono di tutti, ma soltanto di chi le rispetta”. Un principio a cui dovremmo aggrapparci per diventare dei residenti/turisti più consapevoli; un principio che non dovrebbe rimanere aggrappato alle guglie, ma scendere in valli e pianure che non di rado hanno perso la capacità di dialogare in modo armonico con il territorio.
Articolo completo sul sito de L'Altramontagna
di Pietro Lacasella
Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto
Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet
martedì 27 agosto 2024
Le montagne non sono di tutti, ma soltanto di chi le rispetta
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