"Usa l'acqua delle sorgenti e le ceneri dei fuochi per lavarsi e pulire. Va scalzo, sempre, su qualunque superficie, con qualsiasi clima, per recuperare il contatto diretto con la terra". Si apre così, parlando di Gianfry, l'articolo dedicato dalla rivista "National Geographic Italia" al Parco Nazionale Val Grande. Le cinque pagine con cui la prestigiosa testata scientifica nel numero di gennaio 2009 fa conoscere ai propri lettori l'area wilderness più vasta delle Alpi parlano di Gianfry, l'unico vero abitante della selvaggia Val Grande.
È morto a 59 anni tra le sue amate montagne l'eremita della Valgrande. Si chiamava Gianfranco Bonaldo, ma tutti lo conoscevano semplicemente come Gianfry. Anche il cognome infatti suona come un orpello inutile quando si sceglie di vivere a piedi nudi nella natura selvaggia e incontaminata della Valgrande, a due passi da una civiltà che però ormai da lui era lontanissima.
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