Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

sabato 21 settembre 2024

Dal Santuario di San Girolamo al Rifugio Camposecco

Semplice escursione alla scoperta di alcuni tra i luoghi più interessanti del territorio Lecchese. Un luogo meta di pellegrinaggi, un luogo manzoniano e dove si può godere di bellissimi panorami sulla città di Lecco, l'Adda e il M. Barro.. Il Rifugio Camposecco si trova in località Câmpsècch, immerso tra i castagni a 610 metri, sul versante Sud-Ovest del Monte Magnodeno. Ottimo punto panoramico su “Quel ramo del Lago di Como che volge mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti”, di Manzoniana memoria. Poco oltre la cappella di San Girolamo al rifugio, si percorrono sentieri di montagna ottimamente segnalati da paline segnavia e senza particolari difficoltà.
il viandante Selvadego e il grande PiGi...82 anni e non sentirli...!!!

Altre escursioni in zona:
Magnodeno nel cuore del territorio lecchese
Da Erve al Monte Magnodeno
Sentiero Rotary...sulle tracce del Manzoni...

si parte dal Santuario di San Girolamo a Somasca frazione di Vercurago



uno sguardo alla Rocca...

si attraversa il paese raggiungendo il viale delle cappelle, lungo il quale dieci cappelle con all'interno delle statue di legno raccontano alcuni episodi della vita di San Girolamo, dal momento della liberazione fino alla morte.



A metà del Viale delle cappelle si trova la Scala Santa. Essa è formata da centouno scalini. Ancora oggi la Scala Santa è meta di molti pellegrini alla ricerca di pace interiore.


Al termine della Scala Santa si trova  l’Eremo, incavato nella roccia dove San Girolamo. al termine delle sue giornate, si ritirava in preghiera.


Proseguendo in breve si arriva alla Valletta, dove San Girolamo abitava con i suoi orfanelli. In questo luogo si possono ammirare l'ultima cappella (che rievoca la morte di San Girolamo), la Chiesa della Risurrezione con il piccolo cimitero in cui riposano alcuni padri somaschi, il piccolo santuario dedicato a San Girolamo, la fonte del miracolo.


seguendo le indicazioni si prosegue su sentiero



Rifugio Camposecco





verso il Castello dell'Innominato...accompagnati da Alessandro Manzoni...


Il castello dell'Innominato, storicamente noto come rocca di Vercurago, è una fortificazione risalente al XIII secolo posizionata su un'altura al confine tra i comuni di Lecco e Vercurago, da dove si gode una bella vista sul fiume Adda, sul lago di Olginate, naturalmente su quello di Como. Secondo la tradizione popolare lo scrittore Alessandro Manzoni, nel suo romanzo I promessi sposi, si ispirò a questa rocca per ambientare la residenza dell'Innominato.





si ritorna percorrendo un tratto del sentiero 801
Chiamato anche "sentiero della valle", poiché nel suo lungo cammino di circa 35 Km tocca 6 comuni appartenenti alla Comunità Montana Val San Martino.

Nessun commento:

Posta un commento