Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

sabato 29 giugno 2024

Alla cima del Monte Sparavera lungo l’antica Via della Lana

L'antica Via della Lana è uno storico tracciato di collegamento tra la val Gandino e la val Cavallina. Gandino e le sue contrade fin dal Medioevo vantavano la produzione e il commercio di lana di ottima qualità; in particolare la lana di Peia era talmente pregiata da meritare l’appellativo identificativo di «lana peina». Nell’arco di alcuni secoli, l’allevamento di pecore, la produzione e il commercio dei panni di lana e di altre fibre tessili divenne attività trainante per tutta la vallata al punto che, nella metà del XVI secolo, si decise l’ampliamento del tracciato preesistente realizzando una grande mulattiera per agevolare il transito delle merci. In tal modo i mercanti potevano più rapidamente raggiungere la val Cavallina, la val Camonica e i mercati del nord Europa. Dalla cima del Monte Sparavera nelle giornate limpide la vista spazia sulle Prealpi bergamasche e sui sottostanti laghi di Endine e d’Iseo.
Escursione senza particolari difficoltà che si sviluppa su mulattiere, sentieri di montagna e tratturi con tratti cementati. La segnaletica è abbastanza presente, un minimo d'attenzione sul sentiero che scende dalla Madonna del Pizzo, nessuna segnalazione nel primo tratto, con alcuni tratti ripidi e scivolosi.
il viandante selvadego

Altre escursioni in zona:
Sul Pizzo Formico tra le nuvole
Alle fantasme...creste di Corna Lunga

si parte da Peia
panorama su Gandino


sentiero per...


vita passata...



...Monticelli


...crocevia di numerosi sentieri...





Monte Sparavera 1369 m


la sotto il Lago d'Iseo...!!!


Lago di Endine


La Big Bench “del Doppio Lago”, installata in Val Gandino nel 2023 ed il cui progetto è nato grazie a Mauro Giudici, alla Pro Loco Gandino e al Distretto de “Le Cinque terre della Val Gandino”, si trova a poca distanza dal Rifugio Malga Lunga, sede del Museo Storico della Resistenza Bergamasca e consente di ammirare dall’alto il Lago d’Iseo ed il Lago d’Endine.



paesaggi bucolici...



Madonna del Pizzo


La statua di «Maria Regina delle Cime e Madre della Vita» che abbraccia l'intera Val Gandino si trova nel comune di Peia a 1100 metri di altitudine. La cappella edificata sulla sommità del monte Pizzo è alta circa 7 metri con un basamento su cui è posta la statua. Quest'ultimo misura 4,10 metri di altezza, 1,80 di larghezza e pesa 25 quintali.


si scende...fino a Peia io e il bosco...


sabato 22 giugno 2024

Monte Crocetta e Monte Nudo da Vararo

Escursione ad anello sulle panoramiche cime del Monte Crocetta e del Monte Nudo, dove si può ammirare un notevole panorama sui sottostanti laghi e le montagne circostanti. Dopo aver attraversato il borgo di Vararo, si esce sui prati e ci si inoltra nella suggestiva Val Buseggia. Oltrepassata la valle si sale nel bosco fino alla panoramica cima della Crocetta. Si scende fino all’area picnic per poi proseguire sulla tagliafuoco verso il Monte Nudo. Dalla palina segnavia si segue il sentiero a sinistra che sale verso la croce di vetta del Monte Nudo, attenzione sul percorso ci sono molti alberi caduti anche di grosse dimensioni. Raggiunta la strada per il Passo Cuvignone si scende a sinistra sul sentiero del costone panoramico che riporta a Vararo. Utilizzata la carta escursionistica Geo4Map n. 304 - Lago di Varese
il viandante selvadego

Altre escursioni in zona:

dopo una tortuosa strada si arriva al borgo di Vararo
Chiesa di San Bernardo


L'odore di stalla, fieno, latte cagliato, terra umida e fumo di legna, che per me è sempre stato l'odore della montagna. Paolo Cognetti





l'antico lavatoio


sentiero...






panorami...




 
Monte Crocetta 1117 m



base di lancio di appassionati di deltaplano e parapendio


sono solo...attorno c'è solo il silenzio...non chiedo altro...



verso il...


pista tagliafuoco...



qualche ostacolo superabile facilmente...ma...


...dalla palina segnavia la situazione peggiora...


Purtroppo il due ottobre 2020, la tempesta Alex devasta le valli del Varesotto, i cui disastri sono visibili ancora oggi sui pendii montuosi, alberi completamente sradicati e alberi spezzati lungo il tronco. In più, i boschi di abete della zona sommitale, già provati dal bostrico tipografo (un coleottero infestante principalmente l’abete rosso), sono stati fortemente danneggiati.



Il Monte Nudo domina la Valcuvia e la Valtravaglia e dall’alto dei suoi 1237 metri risulta essere la cima più alta della provincia di Varese (anche se il punto più alto della provincia risulta essere il Monte Corbaro o Sasso Corbaro a 1545 metri sul confine con la Svizzera).


va beh...senza parole...



lungo il sentiero di rientro...


...dopo un tratto nel bosco...


...si scende lungo un sentiero suggestivo...