Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 6 agosto 2023

Rimella e i suoi Walser

Le popolazioni Walser giunsero in successivi flussi migratori di clan famigliari di piccole e medie dimensioni, e quando le risorse del luogo colonizzato scarseggiavano, i più giovani si spostavano in cerca di nuovi orizzonti. La società rimellese si basava su un sistema di corvée ed ogni famiglia aveva obbligo di un certo numero di ore di lavoro per le opere di pubblica utilità in base alla consistenza del nucleo famigliare. Alla donna spettava l'educazione dei figli, la conduzione della casa, il lavoro dei campi d'estate e la cura del bestiame d'inverno quando molti uomini emigravano per lavorare come artigiani in Nord-Europa. Gli uomini emigravano, durante i periodi invernali, nei paesi del Nord Europa: Svizzera, Francia, Germania ed anche Paesi Scandinavi. I rimellesi erano impiegati soprattutto nel campo dell'edilizia e nell'artigianato.
Tratto dall'opuscolo del Museo Antropologico G.B. Filippa, che consiglio vivamente di visitare, aperto solo in alcuni periodi dell'anno, telefonare al comune per informazioni (0163.55203)

Escursione che si svolge su sentieri, mulattiere e strade di montagna e un breve tratto di strada asfaltata scarsamente frequentata. Non ci sono particolari difficoltà e il percorso è ben segnalato, fare attenzione nei tratti che attraversano i pascoli d'alta quota dove l'erba alta può rendere la traccia del sentiero poco visibile. La storia delle terre alte mi ha sempre affascinato e questo è uno di quei percorsi che consentono di fare un salto indietro nel passato, contemplando la natura che ci circonda.
il sekvadego

Altre escursioni in zona:




Rimella è una delle più antiche colonie Walser in Valsesia



inizio sentiero si sale a destra e si scende a sinistra


il sole sta sorgendo...




si risale l'antica mulattiera






Sella (Schàttal)





Sotto le balme "Under d bàlmu)


Località detta "Posa dei Morti", con la chiesetta di fianco ad una balma rocciosa, sotto cui è posta una croce. Una lapide ricorda che qui, fino al XVI secolo, venivano fatti sostare i defunti portati da Campello Monti, valicando la bocchetta, prima di essere tumulati nel camposanto di Rimella.





il sottostante abitato di San Gottardo



Alpe Selletta bivio sentiero 550


ambiente...





Alpe Wan








punto panoramico



sentiero...



Alpe Ratte


ed ecco il Rosa...


buona parte del territorio rimellese è compresa nel Parco Naturale Alta Valsesia, l’area protetta più alta d’Europa


Alpe Pianello


Capanna Sociale Città di Borgomanero di proprietà del CAI di Borgomanero 


verso la Bocchetta di Campello



Bocchetta di Campello 1924 m



la suggestiva dove scorre il torrente Enderwasser


Valle Strona


Nei pressi è stato realizzato un altare in roccia dedicato alla memoria di Padre Giovanni Gallino, sacerdote ed insegnante, fondatore del GRIM ed esponente di spicco della Sezione di Varallo.



sentiero 548 di rientro...








si scende lungo la bella mulattiera





prima di tornare a casa non può mancare una visita al Museo G.B. Filippa




Nessun commento:

Posta un commento