Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

sabato 6 febbraio 2021

Sulla storica Via Regina da Gravedona a Gera Lario

Escursione ad anello che ripercorre alcuni tratti della storica Via Regina da Gravedona a Gera Lario. Oltre alla bellezza del panorama, con il Legnone onnipresente, si attraversano alcuni paesi che hanno mantenuto inalterato il loro aspetto originale e antiche chiese che ricordano la devozione degli abitanti. Il percorso è sempre ben segnalato e grazie alla sua posizione è percorribile durante tutto l'anno. Per il ritorno si segue la pista ciclopedonale del lago, con alcuni bellissimi scorci.

Si percorre l'autostrada A9 fino all'uscita di Como Nord, per poi proseguire sulla SS340 "Regina" fino a Gera Lario. La macchina si può lasciarla nel comodo parcheggio in Via Roma, nei pressi della chiesa del Tiglio. Si segue il lungolago arrivando in pochi minuti nella caratteristica Piazza Mazzini. Si svolta a sinistra in direzione di un vicolo, per poi salire a destra lungo Via Castello, raggiungendo in breve la piazzetta "Prà Castello". Dopo aver ammirato il panorama, si prosegue fino a raggiungere la statale, oltre la quale si sale percorrendo Via Dosi e Segna fino a un bivio con una palina segnavia. Prima di proseguire a destra in Via Pessina, con una breve deviazione si può raggiungere la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Continuando sulla via selciata, si arriva alla frazione S. Carlo e poco dopo all'abitato di Segna. Seguendo l'indicazione sulla palina segnavia per Pozzolo/Gaggio/Domaso, si oltrepassa l'oratorio di San Lorenzo e usciti dal paese si scende fino a raggiungere la successiva palina segnavia. Abbandonato il tratturo si continua a scendere verso destra in direzione di Pozzolo/Domaso. Costeggiando alcuni vigneti in pochi minuti si arriva alla chiesetta votiva della Madonna delle Grazie a Pozzolo. Si prosegue tra gli stretti e caratteristici vicoli, incrociando poco dopo la strada asfaltata. La si segue verso sinistra e oltrepassata la Piazzetta Acone, si raggiunge poco dopo Villa Garovet, sede di un’importante azienda vinicola locale. Abbandonata la strada, si scende a destra seguendo la bella mulattiera e ai successi due bivi si svolta a destra. Incrociata Via  Valsecchi, si prosegue verso sinistra seguendo le indicazioni per Chiesa/Centro Storico. Incrociata la via lastricata in porfido, in pochi minuti si arriva alla chiesa di S. Bartolomeo a Domaso. Si prosegue seguendo il sentiero 273 indicato sulla palina segnavia, in direzione di Vercana/Trezzone/Gera Lario. Costeggiata sulla sinistra la chiesa, si oltrepassa un parcheggio e il Centro Sportivo, per poi scendere a destra seguendo l'acciottolato. Giunti alla successiva palina segnavia, si tralascia l'indicazione a sinistra per Gaggio/Livo e attraversato il ponte di sasso sul torrente Livo, si inizia a risalire la mulattiera seguendo i segnavia bianco/rossi. Arrivati al bivio nei pressi dell'oratorio di San Silvestro, si svolta a sinistra e si prosegue fino a uscire nei pressi di un tornante della SP3. Dopo pochi metri sulla sinistra, si riprende a seguire la mulattiera che conduce al vicino Santuario della Madonna della Neve, costruito a ricordo dei morti provocati dalla pestilenza portata dai Lanzichenecchi di manzoniana memoria nel 1634. Superato uno stretto passaggio tra le rocce, si riprende a salire con piacevole vista panoramica fino a raggiungere Cassera, frazione di Vercana. Dalla strada asfalta si scende per pochi metri verso destra per poi riprendere la mulattiera. Al successivo bivio si svolta a destra e in breve si raggiunge la chiesa barocca di S. Salvatore di Vercana (350 m). Dal piazzale si raggiunge il parcheggio sulla sinistra, per poi imboccare l'acciottolata Via Arbosto. Superate le case, si sale fino a raggiungere una strada, che si segue verso destra per pochi metri, fino al cartello sulla sinistra, con l'indicazione per Caino. Il sentiero sale tra i prati passando a poca distanza da una recente costruzione. Oltrepassata una cappella, si svolta a destra raggiungendo in breve la sovrastante Via Masino. Si inizia a seguire la strada a mezza costa verso destra che si inoltra nel boscotra splendide vedute sul lago di Como e passando accanto ad alcune caratteristiche baite. Dopo aver superato la Valletta di Vercana, con una bella cascatella, si abbandona la strada e dalla palina segnavia si segue il sentiero a sinistra che in brave raggiunge Aurogna, frazione di Trezzone. Si percorrono le strette vie acciottolate, tra le alte case in pietra del borgo, che negli anni hanno mantenuto la loro antica struttura, fino a raggiungere la piazzetta con un caratteristica fontana. Si scende ora seguendo la strada per pochi minuti, raggiungendo la palina segnavia nei pressi di una cappella. Si inizia a seguire la bella mulattiera selciata in direzione di Gera Lario/Domaso, raggiungendo l'isolata chiesa della Madonna delle Grazie. Si scende la scalinata d'accesso, per poi proseguire in discesa lungo la SP2 per circa 200 metri fino a una palina segnavia. Grazie a un sottopassaggio si riprende a seguire la mulattiera che passa in mezzo alle case di Folciano, incrociando nuovamente la SP2. La si segue per alcuni minuti e poco prima d'arrivare a un tornante, si svolta a destra seguendo una stradina sterrata che tagliando il tornante raggiunge in breve la chiesa di San Vincenzo a Gera Lario. Un vicolo selciato a destra permette di raggiungere il sagrato. Per il ritorno si attraversa sulle strisce perdonali la Strada Statale 340, per poi scendere seguendo Via S. Vincenzo, fino a raggiungere la pista ciclopedonale, che seguendo il lungolago ci riporta nuovamente a Gravedona. In alternativa si può anche far ritorno aspettando alla fermata l'autobus della linea C10).
il selvadego

Chiesa di Santa Maria del Tiglio, risalente al XII secolo
un esempio chiaro di stile romanico, costruita utilizzando la pietra locale,
il marmo bianco di Musso e la pietra nera di Olcio


Crocifisso ligneo scolpito nel XII sec., in legno di pioppo e ontano,
raffigura un Cristo dai tratti del volto molto allungati,
che richiamano la scultura dell'area renana e nordeuropea.

Resti di affreschi devozionali risalenti alla seconda metà del XIV sec.


Chiesa di Santa Maria del Tiglio, risalente al XII sec.,
un esempio chiaro di stile romanico, costruita utilizzando la pietra locale,
il marmo bianco di Musso e la pietra nera di Olcio




targhe che ricordano l'Antica Strada Regina








ponte sul torrente Livio


Santuario della Madonna della Neve
Il santuario sorse nel 1630, al cessare della peste,
per unanime desiderio dei sopravvissuti, in segno
di devozione alla Madonna e di ringraziamento a Dio.

Vercana - Chiesa di San Salvatore
uno dei più espressivi esempi d’architettura barocca del lago di Como





Quand el Legnun 'l ga su il cappel, mola la folc e ciapa il rastell

caratteristico borgo di Trezzone





tratti di mulattiera ancora ben conservata


La chiesa di Santa Maria delle Grazie
sorge in posizione isolata sotto il borgo di Aurogna

chiesa romanica di San Vincenzo a Gera Lario

il lungo ma affascinate lungolago, da Gera Lario a Gravedona



















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