Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

sabato 6 luglio 2024

Al Palanzùn da Caglio

Con i suoi 1436 metri il Monte Palanzone è la seconda cima per altezza del Triangolo Lariano, superata solo dal Monte San Primo. Ampio il panorama sul Lago di Como e sulla Pianura Padana. Sulla cima c'è una caratteristica cappella a forma di piramide, edificata nel 1900 dal Circolo Alessandro Volta dell'oratorio San Filippo di Como, fu restaurata nel 1981 e nel 2002 grazie al gruppo alpini di Palanzo.
Escursione ad anello che si svolge su sentieri e strade di montagna, senza particolari difficoltà. Il tratto terminale lungo il crinale per il Monte Palanzone è particolarmente ripido, come la direttissima che scende al rifugio Riella.
il viandante selvadego

Escursioni per il Monte Palanzone:

dal parcheggio del cimitero di Caglio si prosegue lungo la strada, dove sono presenti le quindici cappelle riguardanti i Misteri del Rosario costruite nel 1951



Santuario della Madonna di Campoè
Si ritiene che il luogo su cui sorge ospitasse nell’antichità un miliario romano che fu trasformato in edicola cristiana nel corso dell’alto medioevo. Questa primitiva cappella viaria subì i primi ampliamenti nel Cinquecento: essa fu dotata di un affresco della Madonna del latte e di un portico che, in seguito, fu inglobato nella struttura. L’evento che diede avvio al cambiamento radicale dell’edificio originario avvenne nel 1626. In quell’anno, infatti, la Vergine apparve ad una ragazza, parzialmente inferma, che stava curando le pecore e la guarì: la notizia del miracolo si diffuse ben presto nella zona e la piccola edicola, divenuta meta di pellegrinaggi, fu ampliata e decorata.



Entrando nel santuario si è subito colpiti dalla ricchezza delle pitture di soggetto mariano e degli stucchi. La decorazione pittorica fu conclusa nel 1897 da Romeo Rivetta di Melegnano, il quale la terminò e restaurò gli affreschi già presenti; quella scultorea invece appartiene a periodi diversi, tra il XVII e il XVIII secolo.


breve deviazione...



si prosegue su bella strada di montagna...


per poi proseguire su ampio sentiero verso...



si continua a salire nel bosco...



bivio...tralasciata la via diretta (link)...si prosegue a sinistra su bel sentiero a mezzacosta verso la bocchetta di Palanzo





si inizia a risalire il crinale...uno sguardo alle proprie spalle...


Monte Palanzone 1436 m





si scende in direttissima al rifugio Riella


proseguendo in falsopiano su strada di montagna si raggiunge...


...l'ingresso della Grotta Guglielmo e...
Già citata da Carlo Amoretti nel 1785, la grotta è stata discesa per la prima volta nel 1898 da Guglielmo Bressi sino all’orlo del secondo pozzo. Solo nel 1952 il Gruppo Grotte Debeiyak di Trieste riuscì a raggiungerne il fondo. Da allora la grotta è stata più volte discesa.


...poco dopo si arriva alla Bocchetta di Nesso e al Cippo Marelli,,,



sempre su comoda strada di montagna si arriva alla...


per poi proseguire su bellissimo sentiero verso Caglio...



concludendo l'anello...


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