Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

sabato 4 maggio 2024

Issime e il percorso delle cappelle

Facile percorso che permette di visitare Issime e le sue cappelle. Fare attenzione alla salita a Biouley, dove si percorrono tratti ripidi ed esposti, quest'ultimi attrezzati con una corda di sicurezza, consigliato solo a persone abituate alla montagna e con terreno asciutto, l'alternativa è raggiungere Biouley seguendo il percorso di discesa, un po' più lungo ma su bella mulattiera scalinata. Consigliata prima di tornare a casa una visita alla chiesa di San Giacomo, piccolo gioiello della Valle del Lys. Consigliata la cartina escursionistica "Basse Valli d'Ayas e del Lys" n. 12 - Escursionista editore
Malati di Montagna: Patrizia, Giuseppe e il viandante selvadego

si parte da Issime


si attraversa il torrente Lys


il sentiero inizia nei pressi di un vecchio amico...
Faggio Monumentale
200 anni - circonferenza 375 cm - altezza 29 m - diametro 119 cm


nella prima parte il sentiero sale tra enormi sassi...


...per poi arrivare in un tratto con alcuni salti rocciosi, che si attraversano lungo una cengia un po' esposta, attrezzata con corda di sicurezza


il villaggio di Biouley e la sua cappella




si passa accanto alla Nani (Falesia dei)


mulattiera...



Cappella di Tschentschiri in fase di restauro
immagine di repertorio


Cappella di Zéngji


bellissime le insegne all'inizio delle borgate


antico fontanile


edicola votiva


cappella di Rickurt


cappella di Preite



veduta dall'alto della chiesa di Issime


cappella di Réivu


mulattiera  per la...


La Grotta della SS. Agonia del Divin Salvatore
La costruzione è collocata in posizione strategica sulla via d’accesso al famoso e incontaminato Vallone di San Grato. La Grotta, in realtà una cappella così soprannominata per via della sua struttura architettonica di costruzione sotterranea, venne eretta nel 1915, allo scoppio della Prima Guerra mondiale, per chiedere grazia e protezione per i 130 giovani Issimesi partiti per il fronte. A differenza dei consueti edifici religiosi dell’arco alpino, la cappella si confonde con il paesaggio naturale: dall’esterno risultano infatti visibili soltanto la facciata esterna di pietra nuda della Grotta e il piccolo campanile sovrastante.




vecchio rascard


chiesa di San Valentino


uno sguardo verso il Vallone di San Grato


Rascard
Sono costruiti con tronchi di pino, abete e larice, squadrati o solo scortecciati, incastrati ad intaglio alle estremità. Tali costruzioni erano adibite un tempo esclusivamente alla conservazione dei cereali e furono pensate in modo da evitare la formazione di umidità e l’attacco dei roditori.


lungo il Lys verso....



torrente Lys e l'ultima cappella a Rickard



tra i vicoli di Issime



Chiesa parrocchiale di San Giacomo
La chiesa ha una storia molto antica e la sua citazione comparve in una Bolla papale di Lucio III° del 1184, come unica parrocchia della Valle del Lys ed estendendo per ben 5 secoli la sua giurisdizione sugli altri comuni Walser, quali Gaby e Gressoney (Saint Jean e la Trinité) che si resero indipendenti nella prima metà del 1600. L’attuale edificio è frutto di una ricostruzione avvenuta nel 1683 circa, sui resti una chiesa precedente di cui si conservano evidenti tracce nella parte muraria laterale sinistra, tra le quali il basamento del Campanile romanico e la vasca battesimale dello stesso periodo, di provenienza della chiesa più antica.


La chiesa dedicata a San Giacomo, apostolo di Gesù, che si affaccia sulla piazzetta del paese, non passa certo inosservata, vista la sua ricca decorazione esterna. La facciata dell’edificio religioso venne interamente affrescata alla fine del 1600 con scene rappresentanti il Giudizio Universale.


All’esterno della chiesa si trova uno spazio importante, soprattutto in passato, è il Sagrato. Il luogo in cui i fedeli dovevano essere benedetti con l’acqua santa prima di varcare l’ingresso della chiesa per la funzione religiosa. Realizzato ed affrescato nel 1755, la costruzione è caratterizzata da 15 nicchie raffiguranti i misteri del rosario.


Il bellissimo altare maggiore, dorato, realizzato nel 1700 dai fratelli Gilardi della Vlasesia, è l’opera più importante della chiesa e tra gli altari barocchi più pregevoli della Valle d’Aosta, elegante ed armonico.


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