Tra le colline della Brianza si trova un’area dove il tempo sembra essersi fermato, tra vigne, frutteti, prati, boschi e piccoli insediamenti rurali, sorge il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Un luogo incantevole, in cui uomo e natura convivono armoniosamente. Il punto più alto è la collina di Montevecchia, sulla quale si erge il Santuario della Beata Vergine del Carmelo. Nel territorio del Parco sono presenti 11 sentieri principali tutti ben segnalati ed è attraversato dai placidi torrenti Curone e Molgoretta. Si percorrono principalmente strade sterrate e ampi sentieri, raggiungendo alcuni punti panoramici, da dove si può godere di una vista magnifica, sulla pianura padana e sulle principali cime delle prealpi lombarde. Il punto di partenza è il Parcheggio Montevecchia Valfredda.
il Viandante Selvadego
si inizia su comodo sentiero
le placide acque del torrente
sentieri ben curati...
la segnaletica è sempre ben presente
qualche breve tratto su strada asfalta...
paesaggi incantevoli...
Borgo di Galbusera Bianca
le “terrazze” di Montevecchia rappresentano il terreno ideale per una florida cultura di uve bianche e nere
...le piramidi del mistero...
Tre formazioni collinari che pur non essendo uguali per dimensione, sono simili a quelle in Egitto nella Piana di Giza sia per disposizione che per orientamento astronomico. Queste colline, di cui ancora non si è stabilita l’epoca esatta, sarebbero state modellate dall’uomo e utilizzate come siti astronomici e sacrali. Sono posizionate in una linea retta che richiama l’ordine delle tre stelle centrali della costellazione di Orione: Alnitak, Alnilam e Mintaka, replicate proprio nelle piramidi di Cheope, Chefren e Micerino.
La prima è conosciuta come la collina dei cipressi, sulla quale è presente una sorta di piccolo altare in pietra.
panorama...
...sentiero primaverile...
Montevecchia, definita la Toscana della Brianza...
si riprende a salire verso...
...la seconda delle piramidi detta Belvedere Cereda, secondo alcune ricerche era un sito astronomico utilizzato dai Celti ancor prima dell’arrivo dei Romani (500 a.C.).
vista verso il Santuario della Beata Vergine del Carmelo
Azienda vitivinicola Terrazze di Montevecchia
Vigneto Cereda
sentieri...
dal selvaggio...
...al bucolico è un attimo...
Il rumore del torrente si fa più percepibile a ogni passo..
alcuni pannelli didattici descrivono le peculiarità del parco
...verso il borgo di Montevecchia...
Montevecchia
Le sue origini si collocano in epoca romana, il borgo era sede di una Torre di segnalazione (diventata oggi il Santuario di Montevecchia) questa funzione di protezione deriva il nome: detta “Mons Vigiliarum”, monte-vedetta, si è poi evoluta in Montaegia/Montavegia, fino ad arrivare al nome attuale.
rivolgendo lo sguardo verso sud, si può ammirare dall’alto la Brianza e scorgere i grattacieli di Milano e poi ancora più giù sino agli Appennini, mentre a nord si scorgono le prime cime delle Prealpi lecchesi.
scalinata di centottanta gradini fiancheggiata da tigli e ligustro
Il Santuario della Beata Vergine del Carmelo
Chiesa di San Giovanni Battista Martire
vecchie vie...nuovi percorsi...
...alla prossima...e Buona Pasqua...
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