Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

sabato 30 novembre 2019

Tanta neve e buon cibo al rifugio Crosta

È passato un po’ di tempo da quando abbiamo deciso di mollare tutto per vivere il nostro sogno… per vivere di montagna… Abbiamo lasciato gli agi urbani, le abitudini quotidiane, ma anche il caotico e rumoroso mondo cittadino per trovare gli spazi aperti e puri della montagna. Quassù tutto si fa essenziale e primitivo, quassù è la natura che detta i suoi ritmi e sottostarci non è un obbligo, ma anzi si impara ogni giorno l’enorme valore di percepire, capire e assecondare ogni piccola cosa che ci viene offerta. Quassù niente è dovuto, devi guadagnarti tante cose che normalmente si ritengono scontate. Perciò cominci a dare a tutto il giusto valore… l’acqua… il calore… il sole… la pianta… la terra… la luna… la roccia… preziosissime cose. In questa verticalità ti rendi conto della tua dimensione… sei piccolo al cospetto… ma sei. Sei parte di questa grandezza, e puoi viverci dentro appieno in un’intima e appagante armonia. E da questa armonia interiore esplode il desiderio di condivisione, di confronto con chi vuole capire, sentire, trovare risposte non visibili nel caos che una vita cittadina spesso impone. È bella l’occasione di un incontro umano in un luogo di serenità, di calore e amicizia. È questo clima di condivisione che ci proponiamo di offrirti.

Malati di Montagna: Andrea, Elisa, PiGi, Danilo, Renzo e il selvadego


























  




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