Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

martedì 1 gennaio 2019

Monte Pranzà, tra la Valle Cavallina e la Valle del Lujo

Il Monte Pranzà si caratterizza per una lunga cresta rocciosa che fa da spartiacque tra la Valle Cavallina e la Valle del Lujo. Purtroppo il percorso è prevalentemente nel bosco, per cui i panorami scarseggiano, bisogna accontentarsi delle poche aperture tra gli alberi e della meravigliosa vista che si ha dalla piccola, ma graziosa chiesetta al Cesulì. Un anello escursionistico che si svolge su sentieri e stradine di campagna, sempre ben segnalati da apposite paline e da segni di vernice bianco/rosso.

Dall'autostrada A4 uscire al casello di Bergamo e alla rotonda seguire la SP Ex Strada Statale 671 in direzione di Lovere. Attraversati i paesi di Luzzana e Borgo di Terzo, si abbandona Via Nazionale e si svolta a sinistra in Via Bergamo seguendo le indicazioni per Vigano San Martino. In prossimità di un parcheggio si svolta a destra seguendo Via Si alla Vita, Via Madonna del Fiore e infine Via Piave  dove si parcheggia l'auto (360 m). Tralasciata l'indicazione sulla palina segnavia del sentiero 622 (Vicolo Pedroera), dal quale poi si farà ritorno, si prosegue tra le caratteristiche case del borgo. Oltrepassata la chiesa, si continua fino a incrociare Via Papa Giovanni XXIII che si segue per pochi metri a destra fino al cartello segnavia. Seguendo l'indicazione per il M. Pranza (622A), Pozza di Misma, M. Misma, si inizia a risalire la stradina asfaltata/cemetanta. Oltrepassate le cascine Noel, Love (513 m) e il fienile Piazzolo, si raggiunge il fienile Gandello (715 m). Abbandonata la sterrata che prosegue verso la Valle della Corna (622B), una palina segnavia ci invita a seguire sulla destra il sentiero 622 per il Monte Pranzà/Cisulì/Monte Misma. Il sentiero con un lungo mezzacosta, attraversa in costante salita il suggestivo bosco dei Canai, fino a incrociare il sentiero 609 proveniente da S. Maria di Misma. Dalla palina segnavia si inizia a risalire sulla destra la dorsale, continuando a seguire il sentiero 622 e il 609 che in questo tratto sono comuni con il GVC (Giro Valle Cavallina). Si attraversa il versante nord del Monte Pranzà, inizialmente percorrendo una profonda traccia nel terreno e successivamente nel rado bosco fino a un bivio. Abbandonato momentaneamente il sentiero 622, si prosegue seguendo il segnavia 622A (variante). Seguendo i segni di vernice biannco/rossi, si risale senza particolari problemi il crinale roccioso. Oltrepassata una piccola croce sul dirupato versante di destra, si scende per un breve tratto fino a raggiunge la croce in ferro, collocata su grosso mucchio di sassi del M. Pranzà (1095 m). Continuando la discesa in breve si incrocia nuovamente il sentiero 622 che si riprende a seguire verso destra, arrivando dopo pochi minuti alla cascina Flaccadori (1001 m). Il sentiero prosegue a mezzacosta con ampie vedute sulla Val Cavallina arrivando in breve a una palina segnavia. Tralasciato a sinistra il sentiero 609A per Sapel del Cà/Faisecc/Colle Gallo, si scende in pochi minuti alla graziosa Cappella del Cesulì (922 m). Bellissimo il colpo d'occhio sul Lago d'Endine e sulle cime circostanti, riconoscibili grazie a un geolabio. Dopo una doverosa pausa seduti comodamente su una delle panchine, si riprende a scendere continuando a seguire il segnavia 622, in direzione delle Stalle Fu/Vigano S. Martino. Il sentiero scende ripidamente nel bosco arrivando in breve a un bivio sentieristico, tralasciato il segnavia 625 a sinistra per Pradei/Mologno/Casazza, si continua a perdere quota velocemente, per poi piegare nettamente sulla destra arrivando poco dopo alle Stalle di Fou di Sopra (650 m). Si prosegue ora sulla strada sterrata raggiungendo le sottostanti case, dove in prossimità di una curva, si abbandona la sterrata, per seguire sulla destra il sentiero contrassegnato da segnavia bianco/rosso. Raggiunta la sottostante strada agricola, si inizia a seguirla fino a raggiungere le prime abitazioni di Vigano S. Martino e poco dopo il parcheggio da cui si è partiti.
il selvadego...solitario

Vigano San Martino (375 m)




bosco dei Canai



Monte Pranzà (1095 m)



uno sguardo in avanti...


...e uno indietro


Cappella del Cesulì (922 m)







pochi ma piacevoli incontri...




dettagli e traccia gpx 

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