Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

sabato 22 dicembre 2018

L'anello di San Bernardo e di Sant'Emiliano

Localmente questa escursione è conosciuta come il "circuito dei santi", perché tocca le tre antiche chiesette di San Bernardo, Sant'Emiliano e la cappella di Monchezzola, dedicata alla Madonna della Neve. È un itinerario piacevole che si svolge a basse quote, quindi adatto alle stagioni invernali o primaverili. Punto più elevato è la Colma Vasselloni, che si trova lungo la dorsale che a sud del Sessera, divide la prima parte della bassa Valsesia dal Biellese sud orientale. L'itinerario si svolge su stradine sterrate e sentieri tutti ben segnalati, da segni di vernice bianco/rossi e da frequenti paline segnavia.

Dall'autostrada A26 si esce al casello di Ghemme /Romagnano Sesia, per poi proseguire sulla SS299 fino a Serravalle Sesia. Arrivati davanti all'area della cartiera, si svolta a sinistra in Via Monchezzola, all'inizio della quale si lascia l'auto nell'ampio parcheggio sterrato (330 m). Seguendo le indicazioni dei sentieri 706 e 707, si oltrepassa una cappella votiva e in breve si arriva al termine della strada asfalta. Tralasciata l'indicazione per il rifugio Monchezzola (706), dal quale poi faremo ritorno, si svolta a destra seguendo il segnavia 707. Al secondo ponticello, si attraversa un affluente del torrente Chezza, per poi proseguire in piano sulla sua sinistra idrografica. Lasciate a monte alcune cascine, il sentiero inizia a guadagnare quota passando accanto ad alcune graziose sculture in legno lungo un incassato e boscoso canale. Subito dopo aver oltrepassato una teleferica, si arriva alla graziosa baita dell'alpe del Saren. Con alcuni saliscendi si arriva a incrociare la strada sterrata che sale da Bornate (707a). Si inizia a risalire la strada sterrata con alcuni brevi tratti ripidi, fino all'indicazione sulla destra per l'oratorio di San Bernardo (variante). Imboccato il sentiero, si prosegue a mezzacosta incrociando dopo pochi minuti nuovamente la strada sterrata (709). Si scende leggermente verso destra, per poi riprendere a salire raggiungendo l'oratorio di San Bernardo, collocato sull'omonima cima (629 m). Tralasciato il sentiero 709 che scende a Bornate, si ritorna sui propri passi ripercorrendo la sterrata. Dopo un tratto in salita, si abbandona la strada sterrata che inizia a scendere e si svolta a destra iniziando a risalire faticosamente la dorsale raggiungendo la Colma Vasselloni, punto più elevato dell'intero anello (753 m). Dove la vegetazione si dirada, si ha una bella vista sulle montagne biellesi, dal Mombarone al Monte Barone. Si inizia a scendere percorrendo un ripido tratto su terreno disagevole, in cui bisogna porre un minimo d'attenzione, fino a raggiungere il Passo Solaroli, detto anche Passo della Morte, caratterizzato da una crestina di terra rossa (617 m). Il sentiero riprende a salire ripidamente un breve tratto sdrucciolevole, per poi continuare a mezzacosta verso sinistra fino a incrociare il sentiero 705 proveniente dalla Bocchetta d'Ovasine, che si utilizzerà per il ritorno. Svoltando verso destra brevemente si arriva alla piazzola dell'elicottero, da dove si può godere di un bellissimo panorama e subito dopo alla chiesa di Sant'Emiliano (742 m). Ritornati al bivio si inizia a seguire il segnavia 705, il sentiero scende lungo la dorsale alternando tratti particolarmente ripidi su terreno umido e ricoperto dal fogliame. Terminata la discesa, si prosegue con alcuni saliscendi tra la bassa vegetazione, lungo questo piacevole tratto si ha una buona visuale, sia a destra che a sinistra. Giunti alla Bocchetta d'Ovasine (509 m), si tralasciano a destra i sentieri 706 che scende verso Sostegno e il 700 che sale alla Cima Frasceja, il 705 che prosegue diritto verso la Chiesa di S. Antonio a Serravalle e si imbocca a sinistra il 706 che scende a mezzacosta verso Monchezzola/Serravalle. Superato con cautela un primo ponticello in legno, si continua a scendere fino a un secondo ponticello, oltre il quale si prosegue raggiungendo il fondo del vallone. Guadato una prima volta il torrente Chezza, si prosegue sulla sinistra idrografica fino a guadare nuovamente il torrente, per poi proseguire sulla sponda opposta su una carrareccia. In breve si arriva al Santuario della Madonna della Neve di Monchezzola, con accanto una fresca fontanella, e poco oltre all'omonimo rifugio privato dell'ANA di Serravalle Sesia. Continuando in piano su comoda strada sterrata, dopo aver attraversato un paio di volte il torrente Chezza, si giunge nuovamente al bivio iniziale, ora non rimane che ripercorrere il medesimo percorso fino al parcheggio.
Malati di Montagna: Lorenzo, Pg, Danilo e il selvadego



alpe del Seren



Oratorio di San Bernardo



non mancano i panorami
 




Colle di Sant'Emiliano, su cui è stata eretta la chiesa dedicata al Santo eremita






regge...!!!


Cappella Monchezzola





dettagli e traccia gpx 

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