Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 20 agosto 2017

Corno Stella, superbo balcone panoramico al centro delle Orobie

Anche colui che è avvezzo a considerare dalle vette de' monti il creato nelle sue forme più grandiose, non potrà trattenere, al giungere sulla cima del Corno Stella, un grido di ammirazione. Dall'innumerabile congerie di cime nevose che si elevano sopra mari di ghiaccio alla vasta pianura lombarda, dal profondi burroni di Valcervia ai pittoreschi laghi del Publino e ai ridenti vigneti di Sassella, dalle foreste secolari del Livrio ai pascoli verdeggianti di valle Brembana, dalle città popolose all'umile casupola del montanaro, tutto quanto la natura ha di bello, di maestoso e di selvaggio, di lì puossi abbracciare d'uno sguardo.
Il panorama non potrebbe essero più imponente, né più variato. Il Como Stella sorge a oltra trenta chilometri di distanza dalla cresta della catena maggiore della Alpi; al nord, all'ovest e a mezzodì non ha cime più elevate fino alle Alpi e agli Appenini; all'est soltanto e a poca distanza s'alzano a maggiore altezza i gruppi del Pizzo del Diavolo, del Redorta e del Rodes, le cui creste dirupate, mentre nascondono il gruppo dell'Adamello, offrono però di per se stesse un quadro di selvaggia grandezza...
dalla Guida alla Valtellina edita a cura del CAI di Sondrio (1884, II edizione)


Il Corno Stella è senz'altro una delle più note montagne bergamasche. Dal Lago Moro il sentiero sale in maniera decisa e nella parte finale è consigliabile solo a persone che non soffrano di vertigini (EE). Per il ritorno si effettua un bellissimo giro ad anello, passando accanto a suggestivi laghetti.

Si percorre l'autostrada A4 (Milano/Venezia) fino all'uscita di Dalmine, per poi proseguire lungo la SS470 in direzione di Zogno, San Pellegrino, Valle Brembana, San Simone, Foppolo. Arrivati davanti al municipio di Foppolo, si sale a destra fino a raggiungere l'ampio parcheggio sterrato in località Foppelle  (1665 m). Dal parcheggio si raggiunge una sbarra, dalla quale si inizia a seguire la strada sterra verso il P.so Croce/Montebello/Lago Moro (sent. 205). Si guadagna quota costantemente a poca distanza dagli impianti, fino al pianoro della IV Baita, da qui ci si dirige verso destra sempre su strada sterrata arrivando al Passo della Croce (1953 m), al confine tra i comuni di Foppolo e Carona. Dalla palina segnavia si continua a salire a sinistra, seguendo le indicazioni per Montebello/Lago Moro/Corno Stella (sent. 204). Al termine della strada sterrata, si arriva al rifugio Montebello (Terrazza Salomon), situato accanto all'arrivo della seggiovia che sale da Foppolo (2085 m). Dalla palina segnavia si prosegue seguendo un lungo tratto della strada militare della "Linea Cadorna" (sent. 204), che taglia in falsopiano il versante Sud-Est del Montebello. Raggiunta una conca, la mulattiera riprende a salire in maniera decisa fino a raggiungere il Lago Moro (2235 m). Tralasciato momentaneamente a sinistra il sentiero con il quale poi si farà ritorno (204a), si prosegue seguendo l'indicazione per il Corno Stella (EE). Nella prima parte si risale un pendio erboso in maniera decisa e dopo una breve tratto un po' meno ripido ai margini di una pietraia, si riprende a salire seguendo la dorsale ovest del Corno Stella. Arrivanti in cresta, la si percorre per un breve tratto tra alcuni massi, per poi proseguire a destra sul versante sud-est su sentiero esposto, con qualche facile roccetta affiorante da superare. Arrivati sotto la cima, dopo qualche tornante si raggiungere la croce del Corno Stella, con accanto un geolabio o tavola di orientamento (2620 m). Grazie alla sua posizione centrale, il panorama nelle giornate limpide è superbo. Ridiscesi alla palina segnavia nei pressi del Lago Moro, si oltrepassa una bella cappella e seguendo le indicazioni per il Passo di Valcervia si riprende a salire costeggiando la sponda occidentale del lago, fino a raggiungere il passo, sulla costa spartiacque con la Valtellina (2319 m). Tralasciato il sentiero che scende verso la Val Cervia (sent. 214), si sale a sinistra lungo la dorsale ovest per alcuni minuti, per poi deviare a destra sul lato valtellinese, raggiungendo in breve la sottostante selletta. Si inizia a scendere sul versante bergamasco in un ambiente bucolico cosparso da una serie di suggestivi laghetti. In successione si toccano i Laghetti di Montebello (2272 m), i Laghi delle Foppe (Alto 2268 m - Basso 2183 m), per poi scendere fino al tondeggiante Lago delle Trote (2109 m). Si costeggia quest'ultimo e seguendo il sentiero si scende verso il rifugio Montebello (sent. 203), dal qui si inzia a scendere in direttissima su sedime erboso, seguendo i piloni dell'impianto di risalita. Ritornati alla IV Baita, si rientra al parcheggio seguendo nuovamente la strada sterrata fatta all'andata.
Malati di Montagna: Lorenzo, Danilo e l'homo selvadego

Foppolo nei pressi del Passo della Croce 1953 m


strada militare della "Linea Cadorna"


Lago Moro 2235 m



anche salendo i panorami non mancano


Corno Stella 2620 m


Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo.
Emilio Comici

Panorama sul gruppo del Bernina


Panorama verso la Val Carisole


Disgrazia


Panorama verso la Valcervia


lago di Publino sotto le Cime dello Scoltador


la cresta del Corno Stella dal Passo di Valcervia 2319 m


i laghi che si andranno a toccare lungo la via di ritorno


...relax...
ai Laghi di Montebello


Lago delle Foppe



Lago delle Trote


dettagli e traccia gpx 
video in 3D della traccia


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