La Cima di Fiorina (Cima di Fojorina, sulla CNS) è la cima più alta della Valsolda, una valle di montagne che si affaccia sul Ceresio, resa celebre dal romanzo di Fogazzaro “Piccolo Mondo Antico”. Sono diversi gli itinerari che portano alla vetta, sia dal lato italiano che da quello svizzero. Il percorso qui proposto è un itinerario ad anello che si snoda nel cuore della Riserva Naturale Integrale Valsolda. Questa foresta, che fa parte delle foreste regionali lombarde, presenta
un patrimonio faunistico e botanico molto pregiato. Nel 2004 è stata inserita tra i siti di interesse della
Comunità Europea come Zona di Protezione Speciale (ZPS) perché ha mostrato di possedere habitat
rari e poco antropizzati. Uno dei tanti piccoli gioielli della Lombardia che meriterebbero di essere conosciuti meglio, e che invece pochi possono dire di aver visitato.
Dall'autostrada A9 (Milano/Chiasso) si esce a Como nord (ultima uscita prima del confine), per poi costeggiare il lago di Como fino a Menaggio. Si prosegue seguendo le indicazioni per Porlezza e raggiunto l'abitato si svolta a destra per la Val Rezzo. Si risale la valle fino alla conca terminale di Seghebbia, dove si parcheggia l'auto in fondo al paese (1110 m). Dal parcheggio si tralascia a sinistra le indicazioni per Alpe Colmine/San Lucio/Cima Fiorina da cui poi faremo ritorno e si prosegue in direzione della chiesa. Poco prima d'arrivare al cimitero si abbandona la strada e si scende a destra seguendo i segnavia bianco/rossi. Raggiunta poco dopo una stradina sterrata, la si attraversa e si continua a scendere costeggiando sulla sinistra una cascina. Seguendo il sentiero tra l'erba alta, si prosegue in direzione di un evidente segnavia su un albero, dal quale piegando verso destra si riprende a seguire l'evidente sentiero contrassegnato dal n. 3 barrato. Raggiunto il torrente (punto più basso dell'anello) lo si attraversa su alcuni tronchi di legno, per poi iniziare a salire fino a raggiungere gli ampi pascoli dell’alpe di Pramarzio (1060 m). Dalla palina segnavia si continua in piano e oltrepassata una cascina si imbocca sulla destra la strada sterrata che inizia a salire verso ovest. Dopo un ampio e aperto pianoro, chiamato per l'appunto Pralungo (1116 m), si giunge a un bivio. Abbandonata la strada sterrata che sale verso destra (Seghebbia/ Alpe Colmine/San Lucio), si prosegue perdendo leggermente quota rientrando nel bosco. In prossimità in cui la valle si restringe si arriva a un bivio, abbandonato il sentiero che prosegue verso l'alpe Riccola e il Passo Stretto, si inizia a salire sulla destra seguendo le indicazioni per l'alpe Fiorina/Cima di Fiorina/rifugio San Lucio. Il sentiero ora contrassegnato con il n. 4 inizia a risalire la suggestiva Valle Fiorina, entrando nel cuore della Riserva Naturale Integrale della Valsolda, dove è assolutamente vietato uscire dai sentieri contrassegnati! Fuori dal bosco si arriva nella radura dove sono adagiate le baite in legno dell'alpe Fiorina, con accanto una bella fontana in legno dove dissetarsi e una panca con tavolo dove fermarsi per qualche minuto nel completo silenzio (1340 m). Dalla palina segnavia si segue il sentiero a sinistra verso la bocchetta del Boi/Alpe Serte/Alpe di Nores, dopo aver oltrepassato un punto panoramico il sentiero scende leggermente, per poi arrivare in breve alla bocchetta del Boi (1460 m). Si inizia a salire per un breve tratto, per poi proseguire con un lungo mezzacosta tagliando ripidi pendii, questo è uno dei tratti più suggestivi di tutto l'anello. Dopo un'ulteriore tratto ripido, si perde leggermente quota, per poi raggiungere una palina segnavia, da qui si inizia a seguire le indicazioni sugli alberi e sui sassi per la Cima di Fiorina. Giunti a un bivio si tralascia l'indicazione a destra per il Torrione di Valsolda e si prosegue a mezzacosta tra i pini mughi che invadano il sentiero, rendendo talvolta disagevole il percorso. Raggiunta la palina segnavia si tralasciano i sentieri che scendono per la Capanna Pairolo e si inizia a risalire verso destra la cresta che in pochi minuti conduce alla Cima di Fiorina o Fojorina (1810 m). Da qui la vista è a dir poco eccezionale, spazia dalle montagne più vicine, quelle del Lario e del Canton Ticino, a quelle più lontane, dal Monviso al Monte Rosa, dall’Oberland ai gruppi del Pizzo Badile e del Monte Disgrazia. Per il ritorno si ridiscende sul versante opposto verso la Btta. di S. Bernardo, seguendo il sentiero "Scenic Trail". Si perde quota velocemente e tralasciato a destra il sentiero che riconduce verso l'alpe Fiorina in breve si arriva alla Bocchetta di San Bernardo (1586 m). Senza seguire la strada sterrata che prosegue in falsopiano verso la Cap. S. Lucio, si inizia a risalire su evidente sentiero la segnaletica "Scenic Trail" verso il M. Cucco. Raggiunto in breve il Colmo di S. Bernardo (1616 m) si scende leggermente, per poi iniziare a salire tra ampie vedute fino al panettone erboso del M. Cucco (1624 m). Si scende raggiungendo la strada sterrata che si inizia a seguire verso sinistra, intercettando poco dopo la strada che sale verso S. Lucio. Si continua a scendere seguendo la strada sterrata, raggiungendo in pochi minuti la chiesetta della Madonna del Cep (1330 m). Dalla palina segnavia si riprende a seguire il sentiero contrassegnato con il n. 3 barrato, verso Seghebbia/alpe Riccola. Il percorso è davvero molto suggestivo e si svolge all'interno di splendidi boschi, attraversando bucoliche vallette percorse da tranquilli torrentelli. Arrivati a un bivio nei pressi di una cappella, si tralascia a destra il sentiero per l'alpe Colmine/San Lucio/Cima Fiorina, eventuale alternativa di discesa e si continua a perdere quota arrivando in pochi minuti al parcheggio di Seghebbia.
Malati di Montagna: Luisa, Franco, Lorenzo, Silvio e l'homo selvadego
Cima di Fiorina 1810 m (Cima di Fojorina, sulla CNS)
alpe Fiorina salendo verso la bocchetta del Boi
guglie e rocce non mancano....
ma anche ii panorami non mancano...
salendo al Monte Cucco, verso Cap. S. Lucio
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