Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

sabato 11 marzo 2017

Il giro dell'Ocone

Percorrendo la dorsale dell'Albenza si raggiunge la modesta ma affascinante cima del Monte Ocone (1355 m). Da quassù lo sguardo spazia dai vicini laghi brianzoli di Olginate, Garlate, Annone e Pusiano, sulle Prealpi Lecchesi e Orobiche, sul gruppo del Monte Rosa fino agli appennini. Prima di raggiungere il M. Ocone si sale sul punto più alto dell'escursione il Monte Tesoro (1431 m), sulla cui cima nel 1985 sono stati eretti una croce metallica alta 15 metri ed un sacrario a ricordo dei soldati italiani caduti in guerra. Il territorio attraversato dall'itinerario è talmente ricco di emergenze da ospitare due itinerari ecomuseali: il "Percorso didattico-naturalistico del Pertus" e il "Sentiero della valle dei muratori". Escursione ad anello effettuabile per gran parte dell'anno, su stradelle e sentieri in gran parte ben segnalati, trova il suo tratto più impegnativo in corrispondenza dell'Ocone, dove i ripidi pendii richiedono la dovuta attenzione.

Da Milano seguire la SS36 direzione Lecco, per poi continuare sulla Strada Statale 342 direzione Bergamo. Arrivati a Calolziocorte si prosegue per circa 6 km fino Carenno, dove si lascia l'auto nel comodo parcheggio accanto al campo sportivo (615 m). Si percorre la strada per Boccio per circa 300 metri, raggiungendo l'inizio della mulattiera per Colle di Sogno  (811). Lungo la piacevole salita nella Valle del Cucco si passa a poca distanza da alcuni caselli e una cappella, all'inizio della primavera si possono ammirare splendide fioriture di bucaneve. Giunti alla frazione Colle di Sogno (954 m), dopo una visita tra i suoi stretti vicoli, dal bar si prosegue a sinistra raggiungendo una graziosa cappella collocata ad un bivio. Si svolta a destra seguendo le indicazioni per Combeli-Valcava/Cà Zanelli/Coldara (823) e dopo un tratto in falsopiano passando a valle di un ghiaione, si entra in un bosco, per poi iniziare a salire sino a giungere su una dorsale del Monte Tesoro. Con un lungo mezza costa in leggera salita si raggiunge la frazione Combeli e la strada asfaltata che si segue verso sinistra per un brevissimo tratto fino a raggiungere Cà di Magnà (1249 m). Dalla palina segnavia si inizia a seguire le indicazioni per il M. Tesoro/Passo del Pertüs e La Passata-Miniera (571-801). Passando in mezzo alle abitazioni si sbuca su una stradina, che si inizia a seguire verso sinistra in leggera salita. Ignorate alcune deviazioni a destra, si continua diritto fino a trovare un piccolo cartello con indicato a destra il sentiero per il Sacrario. Si inizia a salire e dopo pochi minuti incrociato il sentiero proveniente dal Passo di Valcava, si inizia a seguirlo verso sinistra (DOL - 571). Proseguendo lungo il crinale, dopo aver oltrepassano alcuni roccoli, si inizia a salire fino a raggiungere prima l'asta porta bandiera del Monte Tesoro e subito dopo il cippo dedicato alla memoria di Ettore Boschi (1431 m). A poca distanza si trova il Sacrario e il rifugio degli Alpini di Carenno. Si inizia a scendere seguendo il sentiero che passa accanto a un artistico altare simbolico, con 14 frammenti di roccia delle montagne cui si riferiscono le attuali sezioni della U.O.E.I. (Unione Operaia Escursionisti Italiani). Dopo aver attraversato una bella faggeta, si arriva al valico automobilistico della Forcella alta, detta anche del Laghetto (1310 m). Dalla palina segnavia si scende verso la grande pozza per l'abbeverata del bestiame, per poi proseguire in piano seguendo la strada sterrata verso nord/ovest. Dopo aver attraversato le distese erbose di Prà Picchetto, al comparire del bosco la sterrata lascia il posto a un comodo sentiero che attraversa in leggera discesa un bel bosco di faggi, sotto alle pendici del M. Picchetto. Arrivati alla radura del Pertusino, dopo aver ammirato nuovamente il panorama sui laghi prealpini della Brianza, si continua verso destra in leggera discesa fino a raggiungere il convento abbandonato del Pertüs (1183 m). Percorsi pochi metri la strada d'accesso, si devia a destra raggiungendo un bivio, tralasciato a sinistra il sentiero 801, si prosegue seguendo il 571 per il Passo del Pertüs, riprendendo in breve il crinale. Raggiunta una bella "passata" caratteristico impianto venatorio di foggia lineare, con relativo pannello illustrativo del percorso ecomuseale del Pertüs, in breve si scende al Pertüs uno stretto "pertugio" sormontato da un ponticello. Arrivati al Passo del Petrüs (1193 m) si abbandona il sentiero 571 che prosegue per il rifugio Alpinisti Monzesi/La Passata - miniera e si inizia a seguire il sentiero 588. Si inizia a salire ripidamente nel rado bosco, dapprima sul fianco di ponente e poi lungo la cresta sud, fino a raggiungere la cima del Monte Ocone, sormontata da una croce metallica (1355 m). Splendido il panorama che si apre ai propri occhi, in particolare verso ponente sulla Valle dell'Adda, sulle colline moreniche brianzole e sulle lontane cime alpine dominate dal massiccio del Monte Rosa, mentre a nord dietro alla Corna Camozzera e il Resegone spiccano le Grigne. Dalla cima si inizia a scendere seguendo l'affilata cresta occidentale, percorrendo un panoramico sentiero contrassegnato da alcuni bolli gialli. Tralasciato subito il sentiero a destra (588) per la Corna Comozzera si inizia a percorrere l'aereo tracciato, ponendo una minima attenzione nei tratti più ripidi. Dopo aver percorso un tratto in cresta il sentiero piega a sinistra fino a raggiungere una stradina sterrata, che si inizia a seguire verso destra (proseguendo a sinistra si ritorna all'ex convento del Petrüs). Dopo alcuni saliscendi, la strada sterrata inizia a scendere in maniera più decisa fino a raggiungere uno spiazzo con alcuni roccoli. Si continua seguendo per un breve tratto il sentiero a destra, per poi svoltare poco dopo a sinistra iniziando a percorrere un lungo tratto a mezza costa. Raggiunta una baita si svolta a sinistra iniziando a perdere quota rapidamente verso Carenno, il sentiero è sempre ben evidente e contrassegnato da bolli gialli/rossi e blu. Raggiunte le prime case di Carenno, ci si dirige in direzione del campanile della chiesa parrocchiale dedicata a S. Brigida v. e Immacolata Concezione, per poi continuare verso sinistra raggiungendo in breve il parcheggio nei pressi del campo sportivo, chiudendo cosi questo magnifico anello.
Malati di Montagna: Silvio, Pg, Danilo e l'homo selvadego

Leucojum vernum L. (Campanelle comuni)
oggi sembrava di camminare in un giardino botanico....


verso il...


...Monte Ocone


la pianura padana e in lontananza gli Appennini


verso il....


...Monte Tesoro


i laghi brianzoli e la catena del Monte Rosa


Monte Ocone, Corna Camozzera e Resegone


Grignetta e Grignone


Passo del Pertüs, stretto "pertugio" (da qui il nome) legato alla presenza di una faglia, in corrispondenza del quale un antico e un tempo frequentato valico. Gli storici raccontano che qui, nel 1528, avvenne uno scontro tra Spagnoli e Veneziani.


Colle di Sogno - Frazione di Carenno (954 m)




panorama verso il Colle di Sogno


faggio a candelabro


dettagli e traccia gpx

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