Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

domenica 25 aprile 2010

al Bric del Dente sull'Alta Via dei Monti Liguri

Dall'autostrada A26 direzione Genova usciamo a Masone e seguendo le indicazioni arriviamo nell'ampio parcheggio della chiesa di Cristo Re e Assunta 408 m.
Seguiamo le chiare indicazioni per la Cascata del Serpente percorrendo in salita la strada asfaltata (tre pallini gialli), oltre il sottopasso dell’autostrada tralasciamo il ponte sulla destra e continuiamo diritti arrivando ai resti della seicentesca cartiera in località Savoi. Costeggiando il rio Masone arriviamo in prossimità di alcuni pannelli illustrativi del parco, da qui seguendo il sentiero panoramico si può osservare la suggestiva Cascata del Serpente. Ritornati sui nostri passi in breve arriviamo ad alcune case dove termina la strada asfaltata e inizia una sterrata che termina poco dopo nei pressi di alcuni cartelli del parco. Inizialmente la mulattiera guadagna lentamente quota attraversando diversi torrenti in un ambiente particolarmente affascinante. Dopo alcuni tornanti attraverso noccioli, castagni e aceri arriviamo a Cascina Troia 620 m, ora il sentiero prosegue risalendo il ripido versante della montagna senza lasciarci nemmeno il tempo di respirare, arriviamo alla sella a circa 880 m che divide le Valli Stura e Orba. Seguiamo il sentiero in falsopiano a sinistra passando sotto le pendici del Bric Dentino 976 m detto anche “Bric della Saliera” per via di un’antica saliera, ora distrutta, intravediamo ormai chiaramente sulla sinistra in alto il cippo con la croce della cima su cui dobbiamo salire, i segnavia ora sono un triangolo giallo vuoto o in alternativa un rombo giallo pieno. Il paesaggio è davvero particolare non è il classico paesaggio alpino a cui sono abituato, colori e profumi sono diversi anche i fiori e le piante sembrano uscite da un libro di fiabe, la salita si accentua e man mano che si sale una leggera brezza ci accarezza il viso. Arrivati a una sella ecco finalmente sotto di noi Genova con il suo porto e il mare, purtroppo c'è una leggera foschia che ci impedisce di gustarne appieno il panorama, facendo attenzione risaliamo a sinistra lo sperone roccioso raggiungendo la cima del Bric del Dente 1107 m, il panorama a 360° e la cima isolata da la sensazione di essere ad un'altitudine superiore, ci soffermiamo a mangiare qualcosa, nel frattempo arrivano anche altre persone con cui scambiamo opinioni e sensazioni...
Ridiscendiamo alla sella e continuiamo diritti seguendo le due croci rosse, il sentiero sempre ottimamente segnato scende fino ad un bivio, proseguiamo a sinistra seguendo i segnavia bianco/rossi dell'Alta Via dei Monti Liguri, itinerario escursionistico che collega le due estremità della riviera ligure, dalle Alpi Marittime a Ceparana. Il percorso che affrontiamo è davvero molto suggestivo, passiamo sotto alle pendici del Bric del Dente per poi abbassarci fino alla Sella del Barnè 892 m, da qui riprendiamo a salire il versante sud del monte Giallo seguendo le indicazioni poste su una palina segnavia. Il paesaggio selvaggio offre sensazioni di libertà, anche se siamo a pochi chilometri da Genova, scendiamo nuovamente fino a raggiungere la strada asfaltata che abbandoniamo immediatamente per seguire una strada sterrata che sale verso il Forte Geremia. Tralasciamo momentaneamente l'Alta Via che prosegue a sinistra e in breve arriviamo al Bric Geremia 803 m con il Forte in bella posizione, la struttura risale a poco prima del 1890, venne costruito principalmente per le tensioni in atto, all’epoca fra Italia e Francia, abbandonato neglii anni ’30, dopo un’attenta opera di restauro, viene ora utilizzato come struttura a supporto per gli escursionisti. Dopo una piccola sosta ridiscendiamo al bivio precedente per continuare sul tracciato principale, la mulattiera si inoltra nel fresco del bosco, arrivati ad un successivo bivio abbandoniamo l'Alta Via per seguire a destra un sentiero contraddistinto da un trattino con due pallini gialli, in breve ci ritroviamo sulla strada che percorriamo verso il Sacrario dei Martiri del Turchino 655 m, il luogo merita senz'altro una visita per ricordare i caduti, partigiani e prigionieri politici, trucidati il 19 maggio 1944 dai nazi-fascisti nel luogo conosciuto come Fossa dei Martiri. Riprendiamo a camminare sulla strada verso il passo del Turchino, in leggera discesa arriviamo ad un bivio, seguiamo la strada a sinistra che in leggera salita ci porta alla seicentesca Cappella di Masone 642 m. Seguiamo la strada che passa tra le case, questo tratto di percorso fino a Masone ricalca l'antica Via Cannellona o "via dei Giovi", seguendo i segnavia (trattino con due pallini gialli), perdiamo rapidamente quota, arriviamo nella zona del cimitero da dove in breve arriviamo nell'antico borgo. Prima di scendere verso il parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto ci fermiamo a visitare il Museo Civico Andrea Tubino, ospitato nell'ex convento agostiniano, accanto alla chiesa, interessante l'ampia sala in cui vengono esposti oggetti per la lavorazione del ferro, per molti anni la siderurgia era una delle attività principali in Valle Stura, consiglio sicuramente una visita, la giornata si conclude, il dislivello calcolando i vari saliscendi è di circa 800 m l'intero giro è sempre contrassegnato e bene però avere nello zaino una cartina o una relazione del percorso.
Parco del Beigua "un balcone montuoso sul mare"
Il più vasto parco naturale ligure, nel 2005 è stato inserito nella lista mondiale dei Geoparchi sotto l'egida dell'UNESCO e nella Rete Europea dei Geoparchi, "Beigua Geopark".
Malati di Montagna: Danilo, Deborah e Fabio

in mezzo alla natura siamo piccoli, piccoli...

Cascata del Serpente

in cima al Bric del Dente 1107 m

Danilo si che è un fotoreporter da assalto....!!!

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