Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

sabato 11 novembre 2023

Sui luoghi della battaglia di Fonteno

Nel corso della Resistenza i Colli di San fermo assunsero particolare importanza strategica perché permettevano il controllo dei transiti di truppe tedesche lungo la Strada Statale del Tonale nel tratto che percorre la Val Cavallina. La Statale del Tonale era una delle più importanti vie di comunicazione fra il Nord Italia e la Germania. Per questa ragione la presenza di truppe partigiane rappresentava un grave elemento di disturbo. I colli di San Fermo erano presidiati dalla 53° Brigata Garibaldi “Tredici Martiri di Lovere”, guidata dal comandante Giovanni Brasi (Montagna) e composta da circa 75 uomini ben armati grazie ad un aviolancio alleato. La battaglia di Fonteno del 31 Agosto 1944 è un’azione di risposta al rastrellamento nazifascista operato per liberare due ufficiali tedeschi e il loro interprete che erano stati catturati tre giorni prima a Solto Collina e rinchiusi in una baita presso la località Casini. Si tratta di una delle prime azioni belliche campali condotte dai partigiani e condusse alla ritirata delle truppe nazi-fasciste che avevano rinchiuso gli abitanti nella Chiesa, minacciando di bruciare il paese e di uccidere l’intera popolazione.



La Strada della Battaglia di Fonteno è un allestimento con pannelli illustrativi bilingui, totem, foto storiche e sagome permanenti che la sezione Anpi Valcalepio - Valcavallina, insieme alle sezioni di Endine Gaiano e di Lovere, si è impegnata a progettare con il fine di illustrare e celebrare la battaglia di Fonteno e del Torrezzo avvenuta il 31 agosto del 1944.


L'escursione si svolge su strade e sentieri di montagna, con alcuni tratti su stradine asfaltate scarsamente frequentate. Si possono raggiungere tre cime, il M. Boario (1231 m), il M. Sicolo (1276 m) e il M. Torrezzo (1378 m), sono cime boschive ma che regalano comunque bellissimi scorci panoramici. Fare attenzione sul M. Sicolo, si sale e si scende su tracce di sentiero,  evitabile seguendo il sentiero principale. Ho la fortuna di vivere nel paese più bello del mondo, con le montagne e le valli più belle del mondo, fossilizzarsi in un solo luogo non fa al caso mio...il selvadego

si parte dalla Chiesa Santi Faustino e Giovita a Fonteno



mentre si sale si possono già godere di bellissimi panorami verso Fonteno...


...e il Lago d'Iseo


la segnaletica è sempre ben presente...


si sale nel bosco...


...per poi uscire...


...ed ecco la Presolana



un'oasi di pace...
Santella della Madonna sul Monte Boér


come da tradizione locale viene celebrata una messa la domenica successiva all’Assunta


Punto panoramico poco prima della cima del Monte Boario...uno sguardo a sinistra...


...e uno a destra con il Monte Guglielmo in bella vista


...sentiero...


...e colori...



I Casini (1230 m)





Malga cascina Torrezzo (1312 m)


verso il Monte Torezzo, a cavallo tra il lago di Endine ed il lago d'Iseo


va beh...che dire...godiamoci anche oggi lo spettacolo...


...ma quanto è bella la nostra Italia...!!!


in cima...



il Guglielmo è sempre presente...


si scende verso il...


Colle di Caf (1246 m)



verso la via del ritorno...



...breve deviazione dal percorso...


uno sguardo verso il Monte Torrezzo



si fa ritorno lungo la "Strada Verde"


Cascina Füdrighi







Chiesa di Santa Maria Addolorata del Santello



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