Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 20 maggio 2018

Girovagando nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo

Bellissimo e suggestivo giro ad anello nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, situato a cavallo fra Liguria e Piemonte, sul vero confine geologico fra i sistemi alpino e appenninico. Un itinerario naturalistico di grande pregio, su sentieri sempre ben segnalati. Oltre a raggiungere la cima del M. Moro, si passa accanto ad alcuni laghi artificiali che caratterizzano il parco, tra cui il Lago Badana (vuoto) e il Lago Bruno.

Seguire l’autostrada A26 (Gravellona–Genova) fino all’uscita di Masone (GE). Alla rotonda proseguire a sinistra arrivando in pochi minuti a Campo Ligure (GE), da dove si continua seguendo le indicazioni per le Capanne di Marcarolo (SP69). Parcheggiata l'auto nei pressi della Chiesa S. Croce in località Capanne di Marcarolo (650 m), si segue la strada per un breve tratto fino a raggiungere la palina segnavia sulla destra. Si inizia a seguire le indicazioni per le Capanne Superiori di Marcarolo, sul Sentiero segnalato da Piemonte Parchi, contrassegnato da due rombi vuoti (segnavia che si dovrà seguire per gran parte dell'escursione). Si inizia a salire a lato di alcuni prati, per poi entrare nel bosco. In questo tratto il sentiero è comune a un vecchio e dimenticato sentiero vita, di cui si trovano lungo il percorso alcuni attrezzi in legno, oramai in fase di completo abbandono. Incrociata una strada sterrata si inizia a seguirla verso destra arrivando in poco tempo a un bivio. Tralasciata la pista forestale a sinistra per la Cascina Alberghi, contrassegnata da due triangoli vuoti, e da cui poi si farà ritorno, si svolta a destra continuando a seguire i due rombi. Si sale con alcune svolte raggiungendo la sella tra il Bric Scioìn e la Costa Lavezzara, per poi iniziare a scendere ripidamente fino a incrociare una stradina asfalta di servizio. La si segue in discesa per alcuni minuti e oltrepassata una sbarra in breve si arriva alle Capanne superiori (o Capannette), anima “pastorale” del Parco (820 m). Tralasciate le indicazioni a sinistra per il L. Badana/L. Bruno/Costa Lavazzara (quadrato vuoto), si prosegue seguendo la stradina asfalta contrassegnata sempre dai due rombi. Oltrepassate alcune abitazioni, in breve si arriva alla Locanda Sellera (azienda agricola). Abbandonata la strada, si svolta a sinistra attraversando l'azienda, per poi proseguire in falsopiano su mulattiera sul lato destro della valle. Guadato un suggestivo torrente, si sale in maniera costante con ampie vedute, fino a raggiungere il Colle del Monte Moro (841 m), collocato tra la cima omonima e il Monte Poggio. Dalla palina segnavia si abbandona momentaneamente il sentiero per il L. Badana e seguendo l'indicazione per la cima del M. Moro, con breve ma ripido sentiero la si raggiunge. Dalla cima si scende con percorso libero verso sinistra incrociando il sentiero per il L. Badana, che si inizia a seguire. Seguendo gli evidenti segnavia (due rombi vuoti) si percorre con alcuni saliscendi l'ampia dorsale, con bella vista sulle cime circostanti e sui laghi sottostanti del Gorzente. Dopo una breve salita, si inizia a scendere in maniera decisa in mezzo a un bel bosco di pino nero, raggiungendo la diga del Lago Badana (715 m). Tralasciata l’indicazione per le Capanne Superiori di M. che attraversa la diga (quadrato vuoto), si scende lungo una stradina sterrata verso il Lago Bruno. Alla termine della discesa, si abbandona la strada sterrata e si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il L. Bruno/Capanne di M. Poco dopo si svolta a destra e procedendo in direzione opposta alla diga del L. Badana, in pochi minuti si raggiunge una palina segnavia. Continuando a seguire le indicazioni per il L. Bruno/Capanne di M. si scende a sinistra e attraversato un ponte, si riprende a salire fino a raggiungere un bivio. Tralasciato momentaneamente il sentiero a sinistra per le Capanne di M., da cui poi si farà ritorno, si scende leggermente per poi proseguire sulla sponda del L. Bruno. Attraversata un passerella in metallo, si continua sulla stradina sterrata arrivando in breve alla diga del L. Bruno (660 m). Dopo una doverosa pausa, ammirando il panorama attorno al lago, si ripercorre il sentiero fino al bivio. Dalla palina segnavia seguendo il sentiero contrassegnato da due triangoli vuoti, si percorre un lungo mezzacosta, tra affioramenti rocciosi, aree erbose e sporadici pini. Dopo un tratto caratterizzato da alcuni splendidi faggi, si arriva alle case diroccate della Cascina Alberghi (650 m). Il sentiero termina e si inizia a seguire una pista forestale in parte abbandonata, con alcuni alberi caduti, ma facilmente superabili. Giunti a un bivio, si tralascia la strada a destra e si prosegue a sinistra in salita tra freschi boschi dominati dal castagno e dal nocciolo. Dopo alcuni ampi tornanti si arriva al bivio incontrato durante l'andata, da qui si ripercorre il medesimo percorso fino al parcheggio.
Malati di Montagna: Lorenzo, Danilo, Pg e il selvadego

si parte dalla chiesa di S. Croce nella località Capanne di Marcarolo


il segnavia che si dovrà seguire per gran parte dell'escursione
In tutto il territorio ligure si è scelto di adottare il sistema utilizzato dalla F.I.E., basato sui simboli geometrici.


si sale nel silenzio del bosco


un po' di colore...



si guadano suggestivi torrenti


Lago Lungo dalla dorsale del M. Moro


colubro o saettone


Diga del Lago Badana vuoto....


ponte di collegamento tra il L. Badana e L. Bruno



Lago Bruno






sulla via del ritorno


dettagli e traccia gpx

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