Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

sabato 18 febbraio 2017

In Val Gerola alla Motta di Olano

Forse è una delle escursioni più panoramiche della Val Gerola, in quanto si riesce a dominare sia la bassa valle con il lago, che tutta la media Valtellina. La valle occupa una delle porzioni più occidentali del versante valtellinese delle Alpi (o Prealpi) Orobie, subito a est della Val Lesina. La partenza da Mellarolo permette di poter ammirare sulle facciate di alcune case rurali, alcuni affreschi cinquecenteschi che sebbene siano stati dipinti nella maggior parte dei casi da pittori viandanti, con caratteristiche per lo più popolari, sono molto belli da vedere.

Seguire la statale 36 del Lago di Como e dello Spluga fino a Colico, per poi continuare sulla statale 38 dello Stelvio. Arrivati a Morbegno, alla prima rotonda all'ingresso del paese, si svolta a destra seguendo le indicazioni per la Val Gerola. Dopo aver attraversato il ponte sul torrente Bitto, si continua sull'ex-strada statale 405 della Val Gerola. Dopo alcuni tornanti, superato il paese di Sacco si arriva a Rasura, all'ingresso del paese si devia a destra seguendo le indicazioni per Mellarolo, che si raggiunge in pochi minuti percorrendo una stretta strada (816 m). Lasciata la macchina nel comodo parcheggio all'inizio del paese, si inizia a salire tra le strette viuzze, seguendo gli evidenti segnavia bianco/rossi. Dopo aver costeggiato un paio di fontane, si arriva nella parte alta del paese, da dove si imbocca l'evidente sentiero a mezza costa. Incrociata una stradina, si prosegue sul lato opposto iniziando a percorrere la bella mulattiera selciata. Dopo aver percorso un lungo tratto a mezzacosta in un suggestivo bosco, con una secca curva a sinistra in breve si raggiungere una strada. Sul lato opposto si imbocca a sinistra una stradina in leggera salita arrivando in breve all'alpe Corte, con l'omonimo rifugio e l'annessa cappella, situati poco sopra le case (1250 m). A monte del rifugio si inizia a seguire il sentiero sempre ben tracciato che sale in un fitto bosco, fino a raggiungere una palina segnavia. Tralasciate le indicazioni a sinistra per le Zocche di Olano, si continua a salire diritti fino alle Tagliate di Mezzo (1352 m) e poco dopo deviando sulla destra, alle vicine Tagliate di Sopra (1458 m). Si costeggiano alcune baite sulla sinistra e dopo aver oltrepassato una fontana, si devia verso destra, rientrando nuovamente nel bosco. Raggiunta una radura si svolta a sinistra salendo in direzione di una fontana e poco più in alto verso destra raggiungendo una baita isolata, sul cui angolo si trova l'indicazioni del segnavia 114. Si continua a salire più ripidamente raggiungendo alcune baite diroccate, per poi piegare a sinistra e dopo essere passati a valle di una baita isolata, si arriva in breve in cima alla Motta o Monte di Olano (1702 m). Superbo il panorama verso il Monte Disgrazia e verso valle su Morbegno e Talamona, mentre a nord si vede la Costiera dei Cech. Si consiglia di proseguire con alcuni saliscendi per l'ampia dorsale e dopo aver oltrepassato una palina segnavia, si continua in falsopiano verso sinistra fino a raggiungere le baite isolate della Casera di Olano (1792 m). Il ritorno avviene lungo il medesimo percorso dell'andata.
Tornati a Mellarolo, si consiglia una visita a questo grazioso paese dove si respira ancora un'atmosfera antica e incanta. Come il piccolo sagrato della chiesa dedicata alla Beata Vergine dell’Assunta esistente già ai tempi della visita pastorale del Ninguarda nel 1589. Davanti alla chiesa una targa ricorda i caduti di Mellarolo e del Dosso nella prima guerra mondiale.
Malati di Montagna: Silvio, Danilo e l'homo selvadego

vista stupenda....!!!


sul Monte o Motta di Olano (1702 m)


magic moment...!!!





verso la Casera di Olano (1792 m)


discesa goduriosa....!!!






Rifugio della Corte (1250 m)
Il rifugio è situato presso la località Corte, in Valgerola, nel comune di Cosio Valtellino. Si tratta di un antico riparo alpino con annessa cappella.



fasi di un inverno atipico...
sembra quasi primavera...ma siamo a febbraio...


la poca neve costringe le ciaspole a rimanere sullo zaino...


....poi finalmente andando sempre più in alto...


da Mellarolo


Chiesa di Mellarolo dedicata all'Assunta


dipinto tra le vie del paese


dettagli e traccia gpx

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