Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

venerdì 28 dicembre 2012

fine anno senza botti nel rispetto degli animali...


LA FAUNA SELVATICA È LA PIÙ COLPITA DAI BOTTI, VIETARLA NEI GRANDI CENTRI ABITATI NON BASTA. 
Si stima che ogni anno in Italia 5000 almeno animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, tra i quali non mancano casi di rapaci, che spaventati perdono il senso dell’orientamento ed effettuano una fuga istintiva rischiando di colpire mortalmente un ostacolo a causa della scarsa visibilità. Altri abbandonano il loro dormitorio invernale, vagano anche per chilometri, e non trovando altro rifugio muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia. A ciò va aggiunto anche lo stress indotto dai botti e dagli effetti pirotecnici, anch’esso causa di morte frequente, che costringe gli uccelli acquatici, soprattutto anatre ed aironi ad abbandonare i corsi d’acqua, gli stagni e i laghi nei quali soggiornano, per farvi ritorno solo successivamente. Anche quest’anno molti grandi Comuni hanno proibito i botti, ma questo non basta. È necessario evitare tale pratica laddove la bassa densità permette l’utilizzo di prodotti pirotecnici classificati, ovvero in montagna, collina e pianura dove la fauna è più numerosa e maggiormente sensibile, poiché il danno è amplificato proprio dalla simultaneità dell’evento, quando intere vallate, dai comuni più piccoli sino ai grandi centri abitati, e chilometri di pianura sono “bersagliati” incessantemente per alcune ore consecutive. 

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