Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 12 febbraio 2012

Rifugio Barbustel...una classica con le ciaspole...

Dall'autostrada A5 direzione M.te Bianco usciamo a Pont St. Martin, alla rotonda svoltiamo a sinistra sulla SS n. 26 verso Aosta, oltrepassato il Forte di Bard sede del Museo della Montagna (consiglio a chiunque appassionato almeno una visita), alla seguente rotonda svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Champorcher, raggiunto l'abitato subito dopo la piazza adibita a parcheggio si svolta a destra per Mont Blanc, superato il paese lasciamo l'auto nel parcheggio poco più in alto, da qui in poi durante l'inverno la strada non viene più pulita.
Ultimati i preparativi proseguiamo sull'evidente strada interpoderale arrivando in pochi minuti ad un pannello informativo del Parco Naturale Mont Avic con accanto una palina segnavia, indossate le ciaspole iniziamo la salita seguendo la mulattiera sulla destra (10-10c). Ci inoltriamo in un nel bellissimo bosco e in breve arriviamo alle baite dell'alpe Cort che lasciamo sulla destra, continuando a risalire il valloncello raggiungiamo l'alpe Gran Cort 1944. Proseguiamo dritti seguendo il sentiero invernale, alcuni cartelli in legno del Ristoro Lago Muffé ne indicano la giusta direzione, raggiunto il terrazzo dove è situato il lago Muffè 2076 m con l'omonimo ristoro facciamo una breve pausa. La salita ora si fa meno ripida ed è accompagnata da splendidi panorami, Saliamo un dosso con radi larici per poi iniziare la breve ma ripida salita verso il Colle del Lago Bianco 2309 m, questo è il punto più alto dell'intero percorso, da qui possiamo osservare tutto il tragitto appena fatto. Spronati da un vento gelido iniziamo la discesa sul versante opposto, dopo qualche minuto pieghiamo a destra scendendo lungo un valloncello, non essendoci nessuna traccia iniziamo a battere la pista, fortunatamente il freddo pungente di questi giorni rendono il manto nevoso ben consolidato per cui senza troppa fatica arriviamo al rifugio Barbustel 2200 m (chiuso nel periodo invernale). Mentre facciamo pausa seduti su alcune panchine all'esterno del rifugio arriva un nutrito gruppo di escursionisti, anzi ciaspolatori, a volte mi domando cosa ci spinge ad alzarci presto anche alla domenica e camminare a temperature al di sotto degli zero gradi, mi guardo attorno e la risposta è molto semplice, è questo meraviglioso mondo che io chiamo TERRE ALTE...
Per il ritorno ripercorriamo il medesimo itinerario, naturalmente divertendoci come dei ragazzini...!!!
Malati di Montagna: PG (Piergiorgio), Simeone, Franco e Fabio

Simeone, Piergiorgio, Franco e Fabio


Franco, PG, Fabio by Simeone


panorama by Simeone




si inizia a pompare...


ma è un sogno o è tutto vero...!!!


il mitico PG...


momento di relax...


cercasi nuvola disperatamente...


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