Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

martedì 1 novembre 2011

Esplosione di colori sul Monte Lenno...

Dall'uscita dell'autostrada Como Nord proseguiamo S.S. Regina 340 in direzione Menaggio - S. Moritz, arrivati ad Argegno lasciamo l'auto nel parcheggio adiacente al Santuario di S. Anna.
Risalita la scala alla sinistra del santuario, svoltiamo a destra e seguendo le indicazioni arriviamo dopo pochi minuti alla funivia, sono le 8.30 in perfetto orario per la prima corsa (andata e ritorno 3.90 € - ultima corsa alle 17.00). Due cabine da 12 posti si alternano lungo il percorso, superando un dislivello di 640 m in poco meno di 5 minuti, la funivia ha la peculiarità di essere la più ripida d'europa con pendenze dal 71% al 95%, inaugurata il 23 maggio nel 1971, la funivia recentemente a rischiato di dover rimare chiusa a causa dell'impossibilità di effettuare i necessari lavori di manutenzione per mancanza di fondi, ma l'arrivo di finanziamenti, nonché una forte iniziativa popolare hanno reso possibile la riapertura, avvenuta il 16 giugno 2011 (video RAI). Arrivati a Pigra 858 m all'uscita della funivia seguiamo le indicazioni per Corniga poste su un albero, attraversiamo le vie del paese ancora assonnato, alla rotonda proseguiamo diritti e in breve arriviamo al Municipio con accanto un bel lavatoio, proseguendo sulla destra dopo qualche minuto oltrepassato il vecchio edificio della Società Operaia troviamo sulla destra le indicazioni per Lomia/Corniga. La stradina diventa subito sterrata e raggiunta la Cappella della Madonna del Soccorso iniziamo con alcuni tornanti a perdere quota, percorriamo un bel bosco prevalentemente di castagni e oltrepassata una grossa vasca in pietra ritroviamo le indicazioni per Corniga. Attraversiamo alcuni torrenti in secca e proseguendo in falsopiano arriviamo in località Lomia 825 m, tralasciamo la stradina sulla sinistra e proseguiamo diritti verso una casa sulla quale è posto un cartello in legno recante la scritta "Baita Rosina". Il percorso è ora contrassegnato con dei segni di vernice blu o arancione, dopo un breve tratto in piano riprendiamo a scendere nuovamente arrivando al torrente Mulino che attraversiamo su un ponte, dalla parte opposta risaliamo con alcuni gradini di legno alle case di Serra 830 m: Proseguiamo a destra in leggera discesa, la mulattiera in alcuni tratti è protetta da alcuni muretti a secco su ambo i lati, senza quasi accorgerci arriviamo nel bellissimo borgo di Corniga 771 m, attraverso le viuzze giungiamo alla chiesa dedicata a S. Anna risalente al 1631, qui ci fermiamo per una breve pausa sotto al suo portico. Riprendiamo il cammino proseguendo in salita alla sinistra della chiesa, la mulattiera alterna tratti in leggera salita ad altri con maggiore pendenza, oltrepassate le ultime case troviamo la prima palina segnavia con indicato il sentiero 17 per l'alpe Colonno. Mantenendo il percorso principale e tralasciando le varie deviazioni continuiamo a salire, nei tratti in cui usciamo fuori dal bosco si può godere sulla destra oltre al panorama sul lago di Como anche delle cime che lo circondano, purtroppo un leggera foschia ce ne impedisce la completa visuale. Intersechiamo una stradina parzialmente asfaltata e costeggiate sulla sinistra una fila di case rientriamo nuovamente nel bosco, la strada sterrata prosegue in moderata salita tra faggi e betulle, superato un tornante destrorso in breve arriviamo al rifugio Alpe Colonno 1360 m. Dopo una breve pausa proseguiamo lungo la stretta strada asfalta verso il rifugio Boffalora, superate alcune grosse pozze d'acqua volendo si può abbandonare la stradina e continuare seguendo un sentiero verso destra che entra quasi subito nel bosco, anche se non segnalato il sentiero è comunque ben evidente. In ambo i casi giungiamo in località Boffalora 1250 m, dove sorge l'omonimo rifugio, la cima di Lenno è li davanti a noi leggermente sulla sinistra che ci aspetta, seguiamo di nuovo la strada e dopo una breve discesa, riprendiamo a salire, all'altezza di un tornante pieghiamo a destra e puntiamo ad una palina con alcuni cartelli gialli, proseguiamo in salita seguendo una traccia poco marcata fino a intercettare nuovamente la strada. Da qui in poi il sentiero è pressoché inesistente, noi abbiamo piegato leggermente sulla destra e oltrepassata una pozza d'acqua abbiamo iniziato a guadagnare quota molto rapidamente, percorrendo poi la cresta a destra siamo arrivati alla bandiera e subito dopo in cima al monte Lenno 1589 m. Sorseggiando finalmente una tazza di tè caldo possiamo ammirare lo splendido panorama verso il lago di Lugano e volgendo lo sguardo sul lato opposto osserviamo la lunga cresta che tocca il Monte Galbiga 1698 m, il rifugio Venini Cornelio 1576 m e il Monte di Tremezzo 1700 m. Per il ritorno percorriamo il medesimo itinerario fino al rifugio Alpe Colonno, da dove scendiamo a Pigra seguendo la strada asfaltata, giunti alle prime case decidiamo di scendere inoltrandoci tra le viuzze e i portici di questo splendido paesino, un vero balcone naturale sul lago di Como, oltrepassato l'Oratorio di San Rocco in breve arriviamo al piazzale della funivia.
L'autunno è una stagione a mio parere davvero meravigliosa, poi quando si ha la fortuna di trascorre una giornata tra splendidi luoghi in ottima compagnia tutto diventa più bello...GRAZIE...!!!
Malati di Montagna: Luisa, Franco, Danilo e Fabio

autunno...


un quadro naturale...


la cima di Lenno dal rifugio Boffalora


una semplice pozza d'acqua...


dal Monte Lenno 1589 m


vista sul lago di Lugano

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