Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

lunedì 7 luglio 2008

Il silenzio dell'alpe

...sta piovendo ma non importa, camminiamo con il sorriso, non siamo masochisti e nemmeno fuori di testa, siamo malati certo... si chiama mal di montagna...
Domenica 6 luglio, sabato in internet controllo le previsioni meteorologiche, variabile al mattino in peggioramento al pomeriggio con temporali su tutto il nord-ovest..., decido di andare al rifugio Andolla in valle Antrona, escursione con modesto dislivello, male che vada entriamo al rifugio....
Imbocchiamo l'autostrada alle ore 7.00 circa, con Danilo parliamo dell'escursione e decidiamo che forse è meglio andare all'alpe Devero, visto anche le nuvole nere che ricoprono il Monte Rosa. Consueta pausa caffè a Baceno, usciamo dal bar e comincia a piovere, riprendiamo le auto, svoltiamo al primo tornante a sinistra, prima della seconda galleria parcheggiamo l'auto nell'ampio spiazzo in località Cologno 1550 m, poche centinaia di metri dopo la sbarra dove bisogna pagare 5 euro per continuare fino al Devero. Non piove anzi ci sono anche alcune chiazze di azzurro, ma siamo convinti che l'acqua oggi la prendiamo sicuramente... Attraversiamo la strada e seguiamo la segnaletica per Crampiolo e la Forcoletta, il sentiero sale ripidamente il versante raggiungendo l'alpe Cologno 1634 m, al seguente cartello segnaletico seguiamo il sentiero sulla destra, apriamo l'ombrello ma quasi subito dopo lo richiudiamo sarà così per tutta la mattinata.... Entriamo in un bosco dove vecchi larici sembrano quasi che ci salutino, circondati da centinaia di rododendri in fiore e il silenzio rotto solo dal suono del torrente che ci scorre vicino. Arriviamo all'alpe Fontane 1910 m dove incontriamo il figlio della signora Fiorella (mitica cuoca dell'agriturismo alpe Crampiolo), sta caricando il mulo per poi scendere a Crampiolo, chiedo alcune indicazioni sul percorso da fare. Ricompattiamo il gruppo e saliamo dietro l'alpeggio seguendo l'indicazione alpe Sangiatto, la traccia del sentiero risale il pendio fino ai primi larici dove si biforca, proseguiamo a destra scoprendo un vero angolo di paradiso... Saranno le nuvole basse, o il silenzio rotto solo dal fischio delle marmotte, ma si ha davvero l'impressione di essere in un luogo davvero magico (come dice Paola mancano solo gli gnomi), raggiungiamo un piccolo laghetto dove è stata messa una palina segnaletica, seguendo il sentiero H12 in 1.05 ora si arriva al lago di Agàro, mentre a desta H10 si ritorna all'alpe Fontane, decido con Aldo di tornare indietro oggi non è giornata da escursioni troppo lunghe, ma mi riprometto di ritornare. In breve torniamo al bivio e seguiamo l'evidente traccia dovuta al passaggio di qualche mezzo agricolo, entriamo in un pianoro davvero molto suggestivo, all'improvviso ecco i primi tuoni accompagnati da una bella scrosciata d'acqua, a dire la verità la stavamo proprio aspettando. Arriviamo a uno dei laghi di Sangiatto, le due donne del gruppo sono completamente bagnate, Stefania si è dimenticata l'ombrello (grave errore!), mentre Paola anche se ha l'ombrello preferisce non usarlo, dice che deve testare il nuovo guscio della Montura e il cappellino della North Face, chi capisce le donne è veramente bravo... Costeggiamo il lago sulla destra, trascuriamo il sentiero sulla destra per la bocchetta di Scarpia e con grande felicità di tutti decido di andare all'agriturismo Alpe Crampiolo, seguiamo a sinistra il sentiero contrassegnato W (Tour dei Walser) che in pochi minuti arriva all'alpe Sangiatto 2010 m dove si produce il famoso Bettelmatt, formaggio grasso, il cui sapore e profumo deriva dalle erbe d'alta montagna in particolare dall'erba mottolina, scendiamo lungo l'ampia mulattiera, la pioggia sta ormai diminuendo di intensità, sotto di noi ecco apparire dalle nuvole un'altro lago,... Abbandoniamo la mulattiera, per proseguire sulla destra su un sentiero ben marcato, dopo qualche minuto vediamo da lontano la piana del Devero, la pioggia ha cessato e finalmente possiamo chiudere l'ombrello, arriviamo sopra Crampiolo, Paola non vede l'ora di arrivare... Dopo circa 3.30 ore di cammino eccoci all'agriturismo, la signora Fiorella ci comunica che è tutto pieno e che dobbiamo aspettare anche più di mezz'ora, le diciamo che non fa niente e che aspettiamo volentieri, ci suggerisce di andare sul retro cosi possiamo cambiarci e sederci sulle panche sotto al tendone, ci propone anche uno stuzzichino per far passare il tempo, pochi minuti dopo ecco che arriva con un piatto di salumi,il pane e il vino bianco, ma la grande sorpresa è la ricotta fresca che il figlio aveva appena portato giù dall'alpeggio, noi non possiamo fare altro che ringraziare... e per non offendere la padrona di casa pulire per bene tutti i piatti... Nel frattempo arriva anche il marito il signor Adolfo che ci racconta che quest'anno il sole si è fatto davvero vedere poco e che solo ora portano le mucche su all'alpeggio... Mangiamo nel locale adiacente dove siamo solo noi, il pranzo è da 10 e lode, la signora Fiorella è davvero unica (provare per credere). Ma purtroppo ci tocca ritornare a casa, fuori ha piovuto per quasi tutto il tempo in cui eravamo seduti a tavola, usciamo coperti con giacche, cappellini vari, ombrello in mano..., ma la montagna oggi ci vuole davvero far felici, ecco comparire il sole e il cielo diventa quasi completamente azzurro si possono vedere tutte le cime attorno, dal Pizzo Diei al Monte Cervandone... Danilo e Flavio sono talmente contenti che hanno deciso di fare anche gli acrobati sul bordo della ringhiera del ponte, con alcuni bambini che li hanno guardati a bocca aperta...
Per la discesa decido di seguire il sentiero per l'alpe Corte d'Ardui, per poi scendere alla piana del Devero. Durante il percorso ci soffermiamo varie volte, fotografando tutto quello che ci circonda (Kiran ma dove sei?), arrivati al Devero prima dell'ufficio turistico svoltiamo a sinistra, sulla destra accanto a un muretto inizia un sentiero poco segnato e utilizzato... A mio parere si dovrebbe valorizzare questo percorso, magari con qualche indicazione, dopo qualche minuto sulla destra si può vedere la Cascata del Devero davvero suggestiva, si sale per qualche decida di metri raggiungendo le prime baite dell'alpe Cologno, si passa sotto i dirupi rocciosi de Gli Orli raggiungendo dopo qualche istante il sentiero percorso in mattinata, raggiungiamo le auto che sono circa le 18.00, da Devero al parcheggio ci vogliono circa 30/40 minuti, ma si evita la galleria poco illuminata e percorsa dalle auto...
Malati di Montagna

Il gruppo...



Nel paradiso dei rododendri



Sopra le nuvole "uno dei laghi di Sangiatto)

1 commento:

  1. Grazie per la gita, è stata bellissima e rimpiango moltissimo la ricotta della Sciura Fiorella!!!
    E anche di non aver portato l'ombrello...
    Stefania

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